IL PRESCELTO

Regia di: Neil LaBute
Attori: Nicholas Cage (Edward Malus), Ellen Burstyn, Kate Beahan, Leelee Sobieski e Molly Parker
Titolo originale: The Wicker Man
Origine: USA 2006
Distributore: Medusa
Link: www.medusa.it thewickermanmovie.warnerbros.com
Durata: 106’
Programmato dal 1 dicembre 2006

Il remake dell’horror anni ’70 è ormai una moda per il recente cinema di produzione americana. Mediamente, l’esito artistico o spettacolare non è mai pari all’originale, ma è più frequente il caso in cui la versione moderna accentua, grazie agli effetti digitali, l’espressionismo visivo delle parti più cruente. "Il prescelto" va nella direzione opposta. L’originale del 1973 ("The wicker man") era un film inglese di Robin Hardy, che non ebbe una gran successo in sala, ma si guadagnò l’aura del culto, grazie alle leggende trapelate dal set, dove si disse che alcuni riti si sarebbero svolti realmente, ma anche agli interventi del distributore, che manipolò il director’s cut. Allora come oggi, la storia era costruita su una colonia prevalentemente femminile, contro la quale si trova a combattere un poliziotto, in cerca di una bambina apparentemente scomparsa. L’originale britannico, tuttavia, metteva a confronto la visione cattolica e quella anglicana, virata verso il paganesimo, ma anche simbolo di una sfrenata libertà, in linea con l’interpretazione borghese del tempo sulla cultura hippy. Qui, invece, scompare ogni riferimento alla religione e anche la rappresentazione di un erotismo esplicito, fra orge e danze nude, che tipicamente vengono associate alla ritualità pagana.

 

 

Il detective californiano Ed Maulis assume il volto perennemente rintronato del suo interprete Nicholas Cage, inizialmente attirato a Summersisle, una remota comunità della costa di Washington, da una sua ex fidanzata, che lamenta la scomparsa della sua figlioletta. L’indagine lo porterà a confrontarsi con un universo tutto femminile, chiuso e misterioso, dove la presenza del maschio è modesta e relegata a lavori di fatica e al coercitivo silenzio. La verità si svelerà presto, facendo comprendere a lui e a noi che il coinvolgimento è tutt’altro che casuale. Pescando a piene mani da film come "The village" o "La notte brava del soldato Jonathan", LaBute costruisce un racconto che si sfilaccia rapidamente, svela lo scontato finale fin dalla prima parte e abbonda oltre il lecito con l’inverosimiglianza. Il fascino della ritualità trasgressiva lascia il posto a una visione inutilmente misogina e antistorica.

PER: La pira finale del sacrificio è il culmine del ridicolo.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 8 gennaio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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