SERENITY

Regia di: Joss Whedon
Attori: NATHAN FILLION (Mal), GINA TORRES (Zoe), ADAM BALDWIN (Jayne), ALAN TUDYK (Wash), JEWEL STAITE (Kaylee), MORENA BACCARIN (Inara), SUMMER GLAU (River), SEAN MAHER (Simon) e RON GLASS (Book), CHIWETEL EJIOFOR (L’Operativo, l’uomo dell’Alleanza) e SHOHREH AGHDAAHLOO
Titolo originale: Serenity
Origine: USA 2005
Distributore: Uip
Link: www.uip.it www.universalstudios.com www.serenity-themovie.com
Durata: 119’
Programmato dal 25 novembre 2005

Non è una novità che gli americani traggano lungometraggi da serie televisive. Più curioso è che l’origine sia un telefilm terminato prima della fine naturale, che si chiamava "Firefly" e propose sul piccolo schermo solo 11 dei 14 episodi previsti, nel 2002. Da lì nacque un culto sotterraneo che fece la fortuna della serie e che ha portato a una versione cinematografica con quasi tutti gli attori originari. Per chi non ha mai visto "Firefly" (come il pubblico italiano), non c’è problema, visto che l’inizio di "Serenity" è una sorta di riassunto per tutti. Siamo circa 500 anni avanti a noi ed è in corso una guerra in un nuovo sistema solare colonizzato. In realtà, sarebbe finita con la vittoria dell’Alleanza, ma gli sconfitti, gli Indipendenti, vagano ancora fra i pianeti circostanti come cowboy di frontiera, parimenti ai Reaver, predoni che mangiano vivi i loro nemici. Gli Indiopendenti odiano l’Alleanza, perché, di fatto, occupa il loro territorio. Vorrebbe occupare anche la testa della diciassettenne telepatica River Tam, ma il fratello la salva (nella bella scena iniziale), facendosi aiutare dal capitano "Mal" Reynolds, comandante dell’astronave Serenity (di classe Firefly).
Seguono diverse scene d’azione, che rimandano per certi versi al western. Quella della Serenity è una banda, che compie rapine, come quella a una banca su un pianeta, seppur con il disturbo dei Reaver. La memoria semi-rovinata di River porta comunque alla luce un terribile segreto, che si trova sul pianeta (non segnato sulle carte) di Miranda, che l’Alleanza vorrebbe tenere nascosto. Nessuno sembra aver detto al regista, Joss Whedon, che molti film di fantascienza del passato erano, di fatto, western girati con costumi futuristici. Nulla di nuovo, in sostanza, emerge da questo film e molte trovate che potevano essere interessanti per il piccolo schermo, non lo sono altrettanto per quello grande. A vantaggio di "Serenity", ci sono, peraltro, un uso assai contenuto di effetti digitali, una certa chimica del cast e una dose di humour non trascurabile.

PER: Ci potevano essere le premesse per un film di science-fiction almeno stimolante, ma di fatto abbiamo un oggetto che non sfigurerebbe nelle serie di "Star Trek", le ultime, però.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)

 

home mail