TRANSPORTER EXTREME

Regia di: Louis Leterrier
Attori: Hunter Clary, Amber Valletta, Jason Statham, Kate Nauta, Jason Statham e Alessandro Gassman
Titolo originale: Transporter 2
Origine: USA e Francia 2005
Distributore: 20TH Century Fox
Link: www.20thfox.it
Durata: 87’
Programmato dal 25 novembre 2005

Riecco Luc Besson e la sua ricetta di cinema tutta azione "all’americana" e niente pensiero che ha già prodotto film totalmente inutili, come "Riders" e "Yamakasi". Anche il primo "Transporter" faceva parte del lotto e, visto il buon esito in Francia, ma anche negli Usa (da noi è andato diretto in tv, su Sky), arriva ora il seguito. Frank Martin è un autista, anzi un "trasportatore", con le sue regole, che però comprendono il totale disinteresse per oggetti o persone trasportate. Almeno così era nel primo episodio. Qui, invece, lo ritroviamo al servizio della famiglia Billings, soprattutto con il compito di scarrozzare Jack, unico figlio dello zar dell’antidroga di Miami, Jefferson Billings. Fra autista e bambino c’è un evidente feeling, ma anche la madre, sull’orlo della crisi coniugale, non disdegna il grugno dell’ex agente dei servizi speciali ora diventato chauffeur. Quando un brutto ceffo italiano rapisce il bambino per mettere in atto un diabolico piano di contagio su larga scala, Frank lo prende come un fatto personale e così comincia la rincorsa alla liberazione del piccolo e alla sconfitta del cattivo, coadiuvato da una compagna che sembra la versione sfatta di Lara Croft. L’esile trama serve per costruire una miscela fatta di evoluzioni con l’auto che sfidano ogni legge della fisica, un’adeguata dose di sparatorie, una lunga lista di spot pubblicitari per nulla mascherati e l’ormai inevitabile razione di combattimenti corpo a corpo dodici contro uno dove vince semrpe quell’uno. E’ vero che ci sono riprese ardite, che l’azione non si ferma una secondo e che gli stuntmen sono bravi quanto chi ha realizzato gli effetti speciali. Ma rispetto a film come questo persino il vecchio Schwarzenegger di "Commando" fa un figurone. E tacciamo di Alessandro Gassman, che sembra lì solo per esibire il fisico atletico e dire qua e là qualche parola di italiano.

PER: Vedere un videogioco senza poterlo giocare.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)

 

home mail