SAW 2-LA SOLUZIONE DELL’ENIGMA

Regia di: Darren Lynn Bousman
Attori: Donnie Wahlberg, Shawnee Smith, Tobin Bell, Franky G, Glenn Plummer, Dina Meyer, Emmanuelle Vaugier, Beverly Mitchell e Erik Knudsen
Sceneggiatura: Darren Lynn Bousman e Leigh Whannell
Fotografia: David Armstrong
Montaggio. Kevin Greutert
Musica: Charlie Clouser
Titolo originale: Saw II
Origine: USA 2005
Distributore: 01 Distribution
Link: www.01distribution.it www.lionsgatefilms.com www.saw2.it
Durata: 97’
Produzione: Lions Gate Films e Twisted Pictures
Programmato dal 5 gennaio 2006

Sequel di un thriller-horror di discreta originalità, "Saw II" non è, come recita il solito titolo italiano traditore, "la soluzione dell’enigma", bensì solo un nuovo rompicapo, che coinvolge un gruppo di persone assai superiore a quelle del primo episodio e si gioca su due livelli narrativi diversi, che alla fine si fondono, con tanto di inattesa sorpresa. L’enigmista, com’è noto a chi ha seguito il primo episodio (facendone un contemporaneo cult), mette in trappola le sue vittime e dà loro una sola possibilità di scampo, connessa alla soluzione di un indovinello che può sbloccare lucchetti o altre diavolerie, prossime alla tortura, congegnate per quelli che ritiene peccatori da punire con la stessa moneta delle loro debolezze. Mentre nel primo episodio, l’uomo restava nell’ombra fino all’ultimo fotogramma, qui viene presto rintracciato da una coppia di poliziotti nel suo nascondiglio pieno di oggetti ad alta tecnologia e simboli macabri. E qui comincia il bello, perché "Jigsaw" voleva proprio farsi scoprire per giocare una partita mortale con il detective Eric Matthews. Il killer, infatti, ha intrappolato il figlio del poliziotto, insieme ad altri soggetti, in un edificio misterioso nel quale ha diffuso un gas letale, che può essere contrastato solo con un antidoto. Per trovarlo, Matthews dovrà stare alle regole del gioco imposte da Jigsaw, il quale non ha nulla da perdere, poiché ormai è un malato allo stadio terminale. Intanto, i prigionieri provano a loro volta a trovare una via d’uscita e questo dà inizio a un prevedibile gioco all’eliminazione, un po’ voluto dal torturatore e un po’ causato dal carattere violento di qualcuno dei forzati reclusi, fra i quali c’è anche l’unica sopravvissuta fra le vittime prese di mira nel primo "Saw". Le frequenti citazioni e l’inevitabile minor dose di mistero collegano direttamente i due episodi della serie e rendono il gioco più esplicito fin dall’inizio.

 

 

Quanto accade nel laboratorio di Jigsaw mantiene un maggior livello di interesse e ci porta persino a simpatizzare con il criminale, se confrontiamo la sua particolare morale con i metodi violenti e sbrigativi del modesto poliziotto. La storia parallela del gruppo chiuso segue invece un percorso più classico e risaputo, pesando irrimediabilmente sull’esito complessivo del film. La debuttante Bousman preferisce andare sul sicuro e punta fin troppo sugli effetti macabri e sui rumori assordanti, dimenticandosi di estrarre dal mistero la tensione necessaria a mantenere la vicenda su un sufficiente piano di interesse. Il finale un po’ riscatta l’insieme, ma mette troppo furbescamente le basi per future puntate della saga.

PER: Chi non distingue più tanto bene il confine fra schermo cinematografico e tv collegata alla Playstation.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net )
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell'archivio.

 

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