SYRIANA

Regia di: Stephen Gaghan
Attori: Arash: Kayvan Novak, Bob Barnes: George Clooney, Mohammed Sheik Agiza: Amr Waked, Dean Whiting: Christopher Plummer, Bennett Holiday: Jeffrey Wright, Jimmy Pope: Chris Cooper, Tommy Barton: Robert Foxworth, Sydney Hewitt: Nicky Henson, Riley Woodman: Nicholas Art, Bryan Woodman: Matt Damon e Julie Woodman: Amanda Peet
Soggetto: ispirato al libro "La disfatta della Cia (See no Evil)" di Robert Baer (Edizioni Piemme)
Produttori: Jennifer Fox, Michael Nozik e Georgia Kacandes
Produttori esecutivi: George Clooney, Steven Soderbergh, Ben Cosgrove e Jeff Skoll
Fotografia: Robert Elswit
Scenografie: Dan Weil
Montaggio: Tim Squyres
Musica: Alexandre Desplat
Titolo originale: Syriana
Origine: USA 2005
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it www.syriana.it http://syrianamovie.warnerbros.com
Durata: 126’
Programmato dal 24 febbraio 2005

Nel mondo, c’è molto meno petrolio di quel che servirebbe al genere umano. E questo rende alcune persone molto ricche e altre semplicemente morte. Al di là dei rimandi all’attualità bellica degli Stati Uniti e dell’Iraq, "Syriana" tende a dipanare il proprio intrigo intorno a questo semplice assunto. Tutti i personaggi della vicenda sono in qualche modo corrotti e tutti fanno parte di un gioco di cui sembrano conoscere solo una parte. Però, c’è chi ha e chi non ha e a vincere sono purtroppo i primi. All’inizio del film, un paese del Golfo arabo sigla un accordo per fornire petrolio ai cinesi e questo suona come una sconfitta per la major americana del petrolio Connex. Allo stesso tempo, la misconosciuta Killen riesce a strappare un contratto per impiantare nuovi pozzi di petrolio in Kazakhistan. A questo punto, la Connex annuncia di voler assorbire la Killen e questo fa partire un’indagine del Dipartimento di Giustizia. Più procede e più la vicenda si complica, tra una Cia impegnata su più fronti, agenti prima mandati in missioni complesse e poi scaricati, analisti finanziari pronti a servire il cliente migliore, arabi riformisti e arabi opportunisti, loschi avvocati e politici a tirare le fila. Certo, il mondo che "Syriana" descrive è complicato e nessuno dei soggetti coinvolti, nella realtà, pare in grado di comprenderlo perfettamente. Proprio per questo, però, non ci si dovrebbe impegnare troppo per complicarlo ulteriormente. Invece, il regista Stephen Gaghan ("Abandon") pare voler giocare sul fascino della confusione, tracciando un percorso tutt’altro che lineare. Non si va dal problema alla soluzione, perché tutto resta a livello di problema.

 

 

Qualcuno ha parlato di un film fatto di "iperlink", dove i caratteri abitano storie diverse e il pubblico via via comprende come vi possano essere legami fra l’una e l’altra. Se preso per il giusto verso, "Syriana" è una spy story a sfondo politico che affascina, turba e porta a riflettere sulle relazioni fra guerra, petrolio, nuove e vecchie potenze economiche. Ma, in fondo, non porta con sé una tesi, si limita a esporci una serie di punti interrogativi ai quali non si preoccupa di dare una risposta e non basta rifugiarsi nella scusa di non sapere qual è. Inoltre, a forza di aggiungere mistero, anche cose non proprio trascurabili, dal punto di vista narrativo, restano sospese. Ad esempio, del personaggio di Matt Damon (Bryan Woodman), un analista che vince un contratto grazie alla tragica scomparsa del figlioletto, alla fine comprendiamo assai poco le motivazioni, soprattutto quando il privato irrompe nella vita professionale. E anche l’agente della Cia (George Clooney) Robert Barnes ha una sorta di ravvedimento legato alla sua estromissione, ma compie gesti non facilmente esplicabili. L’involucro di "Syriana" attrae, indiscutibilmente, ma il contenuto rischia di lasciare più di un’insoddisfazione.

PER: Chi ama farsi attrarre dal processo e non dal progresso, come un atleta tanto coinvolto in un gioco da dimenticarsi il punteggio.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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