L’ULTIMA VACANZA Regia di: Wayne WangAttori: Georgia Byrd: Queen Latifah, Sean Matthews: LL Cool J, Matthew Kragen: Timothy Hutton, il senatore Dillings: Giancarlo Esposito, signora Burns: Alicia Witt, Didier, lo chef: Gerard Depardieu, Rochelle: Jane Adams, Marlon: Mike Estime, signora Gunther: Susan Kellermann, Darius: Jascha Washington, Adamian: Matt Ross, dottor Gupta: Ranjit Chowdhry, lo stewart del congresso: Michael Nouri, amministratore HMO: Julia Lashae, reverendo: Werner Richmond, Signora Moocher: Shirl Cieutat e nel ruolo di se stesso Emeril Lagasse Sceneggiatura: Jeffrey Price e Peter Seaman, basata su una sceneggiatura di JB Priestley Fotografia: Geoffrey Simpson Montaggio: Deirdre Slevin Musica: George Fenton Casting: Sheila Jaffe Produttori: Laurence Mark e Jack Rapke Produttori esecutivi: Robert Zemeckis, Steve Starkey, Richard Vane, Peter Seaman e Jeffrey Price Titolo originale: Last Holiday Origine: USA 2005 Distributore: Uip Link: www.uip.it www.paramount.com Durata: 111’ Produzione: Paramount Pictures e Imagemovers Programmato dal 24 marzo 2006 Cosa farebbe una persona se scoprisse di avere solo tre settimane di vita? Il tema non è molto originale e ha già dato corpo a numerose fantasie narrative, tanto in letteratura quanto al cinema. Qui, la protagonista è un’impiegata di grande magazzino, alla quale viene diagnosticata una rarissima forma di tumore al cervello, che le lascia ben poco tempo. Georgia però si sente bene, ha vissuto una vita fatta più di desideri inespressi che di soddisfazioni concrete e ora, di fronte all’ineluttabile, decide di dar corso a un sogno. Dando fondo ai propri risparmi, Georgia parte per un lussuoso hotel montano di Karlovy Vary, in Slovacchia, allo scopo di usufruire di tutti i comfort e i servizi che il luogo offre, dai cibi raffinati ai massaggi esotici, fino al lancio nel vuoto con il paracadute. Nel tempo che scorre, la corpulenta ragazza si trasforma in una donna di charme, sforna perle di saggezza ed esibisce i numerosi talenti fin lì tenuti nascosti. Fra le altre cose, dà lezioni di business etico a un capitalista vizioso (quasi spingendolo al suicidio), vince al casinò puntando più volte sul 17 e sparge bontà su chiunque incontra. Il film è una favola delle più scontate dall’inizio a una fine che si capisce ben presto. Con un surplus di incongruenze. Una per tutte: all’inizio, quando Georgia scopre il male, prova a vedere se l’assistenza pubblica possa coprirle la spesa di un delicato intervento chirurgico. La richiesta viene negata e il costo da "privatista" appare proibitivo. |
Poi, però. la protagonista se ne viaggia in prima classe, prende una camera da 4.000 dollari a notte e si compra un bel po’ di vestiti sgargianti. Wayne Wang sapeva fare, una volta, film di delicato lirismo, come "Smoke" e "Il circolo della fortuna e della felicità". Ora, dopo "Un amore a cinque stelle", arriva un’altra commedia banale e risaputa, solo un po’ più elegante della media e con una protagonista che, a prescindere da tutto, amana una certa simpatia. PER : Altamente sconsigliato a chi abbia parenti o amici veramente malati in modo più o meno serio.Roberto Bonino (Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net) |
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