SE SOLO FOSSE VERO

Regia di: Mark Waters
Attori: Reese Witherspoon, Mark Ruffalo, Donal Logue e Dina Spybey
Titolo originale: Just Like Heaven
Origine: USA 2005
Distributore: Uip
Link: www.justlikeheaven-themovie.com www.uip.it www.dreamworks.com www.sesolofossevero.it www.universalstudios.com
Durata: 95’
Programmato dal 14 aprile 2006

Se film come "Ghost" e "Il paradiso può attendere" vi dicono qualcosa e vi hanno attratto, qui c’è roba per voi. Se, invece, vi hanno ammorbato dal primo minuto, state alla larga. "Se solo fosse vero" è l’ennesima variazione sul tema del fantasma d’amore. A differenza di altri precedenti (possiamo metterci anche "Always" per ulteriore chiarezza), la coppia di questo film inizialmente non esiste. Elizabeth è un medico troppo attaccato al lavoro, con una personalità generosa e viva. Alla prima distrazione, però, capita il brutto incidente. Qualche tempo dopo, David affitta l’appartamento nel quale Elizabeth abitava e, sorpresa, si ritrova la precedente condomina per casa. Dopo un po’ di equivoci e schermaglie, anche lui, come tutti noi, scopre che quello è un fantasma, anche se il termine sarebbe improprio, perché in realtà la ragazza non è morta, ma giace in coma all’ospedale. Per un po’, il film segue la trama della commedia pura, con situazioni magari prevedibili, ma talvolta anche simpatiche, che fanno leva sull’alchimia della coppia Witherspoon-Ruffalo. Poi, però, inopinatamente, la storia prende una piega semidrammatica, quando la sorella si vede costretta (dall’odioso collega di Elizabeth che ne ha preso il posto) a scegliere se togliere il respiratore che ancora tiene in vita la ragazza. A questo punto, David, che si è innamorato del fantasma, fa di tutto per evitare la tragica conclusione e ci riesce, riuscendo nel miracolo. Elizabeth si risveglia, ma non lo riconosce. Inutile dire come andrà a finire. Non fosse per la svolta che prepara la conclusione, saremmo nel terreno della commedia sentimentale con venature soprannaturali. L’ultima parte introduce una fastidiosa denuncia dell’eutanasia che andrebbe affrontata con ben altra profondità e riflessioni morali, rispetto a questo prodottino per signore (o signorine) con spiccata tendenza all’intenerimento, quindi troppo facili da convincere su qualunque cosa.

PER: L’abbiamo detto nelle prime righe...

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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