I TUOI, I MIEI E I NOSTRI

Regia di: Raja Gosnell
Attori: Dennis Quaid, Rene Russo e Linda Hunt
Sceneggiatura: Ron Burch e David Kidd
Fotografia: Theo Van de Sande
Montaggio: Breuce Green e Steve Rotter
Musica: Christophe Beck
Titolo originale: Yours, Mine & Ours
Origine: USA 2005
Distributore: Sony Picture Releasing
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.yoursmineandoursmovie.com
Durata: 90’
Programmato dal 5 maggio 2006

Da "La famiglia Bradford" a "Una scatenata dozzina", si sono visti già parecchi film nei quali il tema portante era la difficoltà di gestire una famiglia numerosa. "I tuoi, i miei e i nostri" si limita a moltiplicare gli elementi che la compongono, mettendo insieme ben 18 figli, frutto dell’unione di due famiglie i cui "capi" sono vecchi compagni di scuola, rimasti entrambi vedovi e ritrovatisi a distanza di tempo, con figli vari prodotti o adottati. Remake di un film del 1968 con Henry Fonda e Lucille Ball ("Appuntamento sotto il letto"), questo "I tuoi, i miei e i nostri" sposta l’azione nel presente e contrappone in maniera più netta le due genie di eredi. Quelli di lui hanno subito l’educazione di spirito militaresco tipica di un comandante di nave (c’è una governante assai poco di polso al seguito della truppa), mentre quelli di lei seguono l’indole "creativa" e libera della madre. Messi insieme, in un’abitazione ricavata da un antico faro, i due gruppi presto collassano e così decidono di provocare la crisi coniugale, per ritrovare l’equilibrio perduto. Le situazioni di potenziale esplosione comica sono appena abbozzate ed è soprattutto l’alchimia dei due principali attori adulti a non funzionare in un congegno come questo. Tant'è vero che la scena è spesso rubata dalla pattuglia dei figli e che, rispetto all’originale, c’è persino una scena passata dalla protagonista femminile alla governante. Per essere un film che dura meno di un’ora e mezza, inoltre, ci sono fin troppe ripetizioni, legate a una generazione di disordine che passa attraverso frequenti rovesciamenti di barattoli di vernice o spruzzi d’acqua. Troppo old style è l’impostazione e sono i modelli di riferimento per fare di questo film qualcosa di originale, ma d’altra parte dal regista di "Scooby Doo" non era lecito attendersi molto di più.

PER: Noioso persino per i bambini di bocca buona.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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