SHAGGY DOG - PAPA’ CHE ABBAIA NON MORDE

Regia di: Brian Robbins
Attori: Tim Allen, Kristin Davis, Philip Baker Hall (Lance Strictland), Jan Devereaux, Robert Downey Jr., Danny Glover e Coal (The Shaggy Dog)
Titolo originale: Shaggy Dog
Origine: USA 2005
Distributore: Buena Vista
Link: www.buenavista.it http://disney.go.com/disneypictures/shaggydog/index.htm
Durata: 100’
Programmato dal 9 giugno 2006

Il cane è un soggetto privilegiato dal cinema e ogni anno si contano sulle dita di più mani i titoli con un "amico dell’uomo" protagonista o con un ruolo in evidenza. L’uomo-cane è una variante originale, ma ovviamente priva di senso. Per la proprietà transitiva, dunque, "Shaggy dog" è un film destinato a un successo almeno medio, ma è anche completamente privo di senso. Per far sì che Tim Allen si comportasse esattamente come un quadrupede canino, gli sceneggiatori si sono dovuti inventare un animale in vita da oltre 300 anni, recuperato in Tibet da una spedizione mercenaria, al soldo di loschi scienziati in vena di esperimenti per scoprire il segreto della longevità. Per motivi casuali, il cane finisce poi a casa di un moralista pubblico ministero, che naturalmente odia questo genere di animali (anzi, tutti i generi). Il nostro simpatico amico "peloso" (traduzione di "shaggy") lo morde e così lo trasforma in un suo clone, con frequenti mutazioni dalla forma umana a quella canina, anche nel bel mezzo di un processo che vede coinvolto proprio il losco scienziato di cui sopra.

 

 

Pensare che ci sono voluti ben cinque sceneggiatori per adattare i due precedenti similari film sul tema. Il primo, "Geremia, cane e spia", del 1959, aveva per protagonista Fred McMurray, che si vedeva un figlio trasformato in cane. Questa versione somiglia di più a quella del 1976, intitolata "Quello strano cane di... papà", che era un sequel e vedeva il ragazzo, ormai cresciuto, alle prese con il tentativo di diventare procuratore, ma frustrato dallo stesso problema che aveva da piccolo. Anche Dave, protagonista della nuova variante, ha ambizioni di carriera legale, è impegnato nella causa contro un attivista per i diritti degli animali e moglie e figli lo vedono poco. L’inattesa trasformazione poterà l’uomo a stabilire con maggior attenzione le priorità della sua vita. Tutta la forza del film poggia su Tim Allen impegnato a comportarsi come un cane, leccando il cibo, ringhiando a chi gli dà contro, camminando occasionalmente a quattro zampe e alzando la gamba per fare i bisogni. Ogni tanto, però, la trasformazione si completa e al posto di Dave vediamo un cane vero e proprio, con la voce dell’attore fuori campo a dar corpo a pensieri e azioni dell’animale, come in tanti altri film tipo "Cani da un altro mondo", "Francis il mulo parlante" e così via. Qualche sorriso potrà anche arrivare, ma la pochezza alla lunga ha decisamente la meglio.

PER: Uno di quei film che delizia i bambini e ogni tanto dà qualche colpetto agli adulti per impedir loro di russare.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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