SLITHER

Regia di: James Gunn
Attori: Michael Rooker, Nathan Fillion, Elizabeth Banks e Gregg Henry
Titolo originale: Slither
Origine: USA 2006
Distributore: Uip
Link: www.uip.it www.universalstudios.com www.slithermovie.net
Durata: 95’
Produzione:
Programmato dal 30 giugno 2006

Se non altro, il debuttante James Gunn dimostra, dopo aver scritto "L’alba dei morti viventi" (2004), di aver appreso come mischiare horror e humor per produrre, se non proprio dei capolavori, perlomeno degli intrattenimenti non del tutto idioti. In "Slither", si mescola il sottogenere zombie con quello dell’invasione aliena, preservando la gentile insensatezza connaturata in entrambi e proponendo così un b-movie dove più degli effettacci restano impressi i momenti di ilarità, per una volta voluti. La premessa è sottile quanto un aneurisma. Un meteorite piomba in una cittadina del North Carolina, liberando un blob alieno che presto si impadronisce di un soggetto che si chiama Grant Grant, corpulento marito della assai più giovane e dolce Starla. L’uomo inizia a procurarsi grandi quantità di carne, prima al supermercato e poi direttamente su animali domestici ed esseri umani. La bestia che è in lui prende il sopravvento, estrae spesso e volentieri dalla sua pancia dei voraci tentacoli e così semina il terrore. A contrastare la "cosa" pensa lo sceriffo "tutto d’un pezzo" Bill Pardy, che, en passant, si innamora della moglie, contrastata tra quel che resta del dovere coniugale e la necessità di cambiare una vita ormai del tutto compromessa. "Slither" non è né un’esibizione "gore" in stile Troma né una parodia.

 

 

Semplicemente, come nei vecchi film di Roger Corman e della sua factory, si diverte a mettere in scena un po’ di cliché dell’horror-fantasy per strappare qualche risata. L’ispirazione Troma, però, fa capolino, in un breve clip televisivo preso da "Toxic avenger" e gli omaggi ai maestri si sprecano. Rispetto a loro, Gunn dispone di strumenti tecnologici più avanzati e li usa per fare un po’ di spettacolo, ma anche per esibire una tecnica non indifferente, soprattutto quando sceglie il punto di vista ad ampio raggio del mostro.

PER: In questo finale di stagione, forse non si può pretendere molto più di un discreto divertimento per appassionati del genere.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

home mail