SNAKES ON A PLANE

Regia di: David R. Ellis
Attori: Samuel L. Jackson (Neville Flynn), Julianna Margulies (Claire Miller), Nathan Phillips (Sean Jones), Rachel Blanchard (Mercedes), Keith "Blackman" Dallas (Big LeRoy), Flex Alexander (Three G's), Kenan Thompson (Troy), Todd Louiso, Sunny Mabrey, Bobby Cannavale, Elsa Pataky e David Koechner
Sceneggiatura: John Heffernan e Sebastian Gutierrez da una storia di David Dalessandro e John Heffernan
Fotografia: Adam Greenberg
Montaggio: Howard E. Smith
Scenografo: Jaymes Hinkle
Costumi: Karen Matthews
Musica: Trevor Rabin
Produttori esecutivi: Justis Greene, Stokely Chaffin, Toby Emmerich e George Waud
Produttori: Gary Levinsohn, Don Granger e Craig Berenson
Produttori associati: Jeff Katz, Tawny Ellis e Heather Meehan
Titolo originale: Snakes on a Plane
Origine: USA 2006
Distributore: Mediafilm
Link: www.mediafilm.it www.snakesonablog.it www.newline.com
Durata: 106’
Produzione: Mutual Film Company
Programmato dal 29 settembre 2006

In tempi post-11 settembre, la prima cosa da chiedersi di fronte a questo film è: come fanno tutti quei serpenti a essere a bordo di un aereo di linea? Domanda superflua, in realtà, perché da "Snakes on a plane" l’ultima cosa da attendersi è proprio l’attendibilità. Il soggetto è di quelli che di solito animano la fantasia dei progettisti di videogiochi. Un rapido preambolo e via diretti verso il cuore della storia. Un giovane assiste accidentalmente all’omicidio di un procuratore ad opera di un violento criminale. Un agente dell’Fbi lo convince a testimoniare e si incarica di scortarlo da Honolulu, luogo dell’omicidio, a Los Angeles, dov’è in corso un processo a carico del delinquente. Il cattivo si inventa un modo originale di far precipitare l’aereo, riuscendo a caricare nella stiva centinaia di serpenti velenosi, che presto verranno liberati dal loro contenitore tramite un congegno a tempo e potranno così sparpagliarsi per il velivolo in caccia di vittime, anche perché eccitati ad arte con l’inalazione di ferormoni. Il grosso del film si concentra sulla lotta fra i sopravvissuti all’assalto e i rettili inferociti, con poche varianti, come la morte dei due piloti, che porta al comando del velivolo l’assistente di un rapper, fin lì abile alla guida dei simulatori dei videogiochi.

 

 

E’ chiaro che tutta l’operazione "Snakes on a plane" è un nonsense. La prima parte del film farebbe pensare a un voluto omaggio agli z-movies in stile Roger Corman e la sua factory degli anni Sessanta. Alcune scene rischiano di diventare "cult", con i serpenti pronti ad accanirsi sulle parti genitali maschili e femminili, la forzatura a macchietta di alcuni personaggi, le modalità di attacco delle creature assassine. Dopo poco più di mezz’ora, però, la narrazione prende una piega più ordinaria, con l’agente pronto a prendere in mano la situazione, qualche altro eroe per caso a dargli manforte e una rapida planata (in senso letterale) verso il finale più scontato. Quella che avrebbe potuto essere un’arguta satira sui film d’azione, se solo regista e sceneggiatori avessero avuto un po’ di coraggio, diventa un irrisolto prodottino, che spesso sfora nel ridicolo, si fa beffe della propria inverosimiglianza e tenta persino di darsi un’impossibile credibilità scientifica. Se poi ci fossimo sbagliati e non avessimo colto il senso della metafora sulla paura del terrorismo che permea la società americana, siamo pronti a fare ammenda.

PER: Chi cerca il trash a tutti i costi.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

home mail