UNO SU DUE

Regia di: Eugenio Cappuccio
Attori: Fabio Volo (Lorenzo Maggi), Anita Caprioli (Silvia), Ninetto Davoli (Giovanni), Giuseppe Battiston (Paolo) e Agostina Belli (Tresy)
Origine: Italia 2007
Distributore: 01 Distribution
Link: www.01distribution.it www.unosudue.it
Durata: 100’
Programmato dal 2 marzo 2007

Non è la prima volta che il cinema mette al centro di una vicenda un personaggio che affronta la "possibilità" di morire. Tipicamente, la scoperta di una malattia che potrebbe riservare un tempo di vita molto limitato mette le persone di fronte a un bilancio con se stessi e apre le porte di una nuova capacità di comprensione e di potenziale, anche se tardivo, cambiamento. Questo è anche l’assunto di partenza di "Uno su due", nuovo film di Eugenio Cappuccio, che ancora prende le mosse dal moderno mondo del lavoro, ma progressivamente si apre al confronto con la vita o, meglio, con le tante vite alternative che ci possono essere per ciascuno di noi. Lorenzo Maggi è un avvocato di successo, arrogante con i colleghi ed egoista nei rapporti privati. La tegola si abbatte su di lui quando, dopo un malore, si ritrova in ospedale ad affrontare l’eventualità di avere un tumore al cervello. Il suo compagno di stanza, Giovanni, è un camionista schietto e semplice, che farà breccia nella scorza di un Lorenzo dalle difese ormai crollate e gli aprirà la porta a una nuova consapevolezza. Cappuccio conferma pregi e difetti già mostrati nel precedente "Volevo solo dormirle addosso". Le intenzioni sono più che buone e le carte vengono messe bene in tavola. Il personaggio principale viene inquadrato non solo nel suo ambiente di lavoro, ma anche in una città come Genova, spesso ripresa nel suo grigiore, con studiati movimenti di macchina. Non mancano anche le intuizioni, come quella di segnare il momento decisivo di cambiamento del protagonista con un volo in parapendio ripreso in soggettiva. Come nell’opera precedente, però, manca un po’ di profondità nello svolgimento della vicenda, che lascia temi importanti a livello di enunciato, privilegia il ruolo dell’attore a quello dell’immagine e così rimane sospeso fra scelte che non si compiono. Fabio Volo è un attore in lenta crescita, ma certo ancora non pronto ad affrontare le sfumature che il personaggio di Lorenzo gli propone. Accanto a lui, giganteggia un redivivo Ninetto Davoli, ma non basta per lasciare un ricordo indelebile, né un marchio di originalità.

PER: Molti passaggi sono da sceneggiato televisivo e l’effetto che rimane è un po’ questo.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 12 luglio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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