SATURNO CONTRO

Regia di: Ferzan Ozpetek
Attori: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Milena Vukotic, Lunetta Savino, Serra Yilmaz, Lunetta Savino, Luigi Diberti, Milena Vukotic, Ambra Angiolini, Giorgio Faletti e Isabella Ferrari
Origine: Italia 2007
Distributore: Medusa
Link: www.medusa.it
Durata: 110’
Programmato dal 23 febbraio 2007

Ferzan Ozpetek torna a casa. Aveva mirato alto con i due film precedenti, centrando il bersaglio con "La finestra di fronte", ma deragliando con il successivo "Cuore sacro". "Saturno contro" ci riporta al clima di "Le fate ignoranti", anche se il tono è un po’ diverso, meno "caciarone" e un po’ più triste. Il film ritrae un gruppo di amici assai eterogenei, quasi una piccola famiglia decisamente non tradizionale. Sopra a tutti svetta la coppia composta da Pierfrancesco Favino e Lorenzo (Luca Argentero), convivente, felice, esemplificazione perfetta di una naturalità che trascende i gusti sessuali e gli anatemi del Vaticano. Di contro, il matrimonio "regolare" fra Stefano Accorsi e Margherita Buy scricchiola, perché lui (ancora una volta traditore) tradisce lei per la pur sposata fioraia Isabella Ferrari. Attorno a loro, troviamo una Ambra Angiolini innamorata "impossibile" di Lorenzo e fissata con astrologia e droghe, nonché un Ennio Fantastichini "frocio" e non gay, ex di Favino e mai ripresosi dalla fine di questa storia. Le vicende dei vari personaggi hanno struttura propria, ma si coagulano intorno a una tragedia che arriva d’improvviso a turbare l’armonia del gruppo. "Saturno contro" è una storia matura, equilibratissima, diretta da un regista capace di sinuosi e illuminanti movimenti di macchina e interpretata da un pool di attori misurati e intensi quando serve. Ozpetek si concentra sul tema dell’amicizia, ma vi fa ruotare intorno problematiche più ampie, dalla regolarizzazione delle coppie di fatto all’eutanasia, per arrivare al mistero supremo della morte (e di chi sopravvive alla perdita). L’emozione cresce nel corso del racconto ed esplode nella seconda parte, senza cercare inutile sentimentalismo, ma esponendo autentica umanità. Illuminante la scena del saluto fra i genitori di Lorenzo e il fidanzato Favino. Il regista mette in gioco se stesso, spinge sull’autobiografismo e gira anche all’interno di casa sua. Non raggiunge i vertici di profondità di "La finestra di fronte" ma offre al pubblico italiano un’occasione in più per non sprofondare nel vuoto pneumatico dei "Manuali d’amore" e delle "Notti prima degli esami".

PER: Spiegare a Ruini e Andreotti che al mondo non ci sono solo quelli come loro.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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