LA TERZA MADRE
Presentato al Toronto Film Festival 2007

Regia di: Dario Argento
Attori: Asia Argento, Udo Kier, Coralina Cataldi-Tassoni, Cristian Solimeno, Adam James, Moran Atias, Valeria Cavalli, Philippe Leroy e Daria Nicolodi
Sceneggiatura: Dario Argento, Jace Anderson e Adam Gierasch
Scenografia: Francesca Bocca e Valentina Ferroni
Montaggio: Walter Fasano
Fotografia: Frederic Fasano
Musica: Claudio Simonetti
Effetti visivi: Lee Wilson
Produttori esecutivi: Kirk D'Amico e Giulia Marletta
Produttori: Dario Argento e Claudio Argento
Titolo internazionale: Mother of Tears
Origine: Italia 2007
Distributore: Medusa
Link: www.medusa.it www.medusa.it/laterzamadre www.laterzamadre.net
Durata: 98’
Produzione: Opera Film, Medusa Film, Film Commission Torino Piemonte e Myriad Pictures (USA)
Programmato dal 31 ottobre 2007

Ogni nuovo film di Dario Argento pare riaccendere la speranza di ritrovare un talento perso nel tempo e capace di affiorare solo per brevi attimi all’interno di opere perlopiù, dagli anni Ottanta a oggi, girate in modo approssimativo, spesso goffe e quasi mai capaci di generare la tensione desiderata. "La terza madre" era atteso da molti fan, in quanto riprendeva i temi tracciati con "Suspiria" e "Inferno", per chiudere una trilogia sul terrore soprannaturale generato da una triade di streghe, che per secoli hanno disseminato terrore e morte. Qui è il turno di Mater Lacrimarum (dopo Suspiriorum e Tenebrarum), da molto tempo nascosta nei meandri più oscuri di Roma e ora risvegliata per chiudere un disegno costellato di orrore e morti atroci. Tutto parte da un’urna ritrovata casualmente durante scavi compiuti nel cimitero di Viterbo. Coinvolta nel risveglio della strega sarà soprattutto Sarah Mandy, giovane restauratrice figlia di una strega bianca, che diventa la preda della Terza Madre, in un’escalation di terrore che porterà la ragazza a un’inevitabile confronto diretto e definitivo. Sono passati quasi trent’anni da "Inferno", che già segnava un’involuzione nel percorso artistico del regista romano, dopo gli splendori degli esordi nel giallo. Tuttavia, soprattutto "Suspiria", nonostante la pesantezza della trattazione soprannaturale, faceva ancora trasparire una certa cura nella scelta dei luoghi e nella creazione delle atmosfere più tese. Qui, invece, rimane solo un incredibile gusto splatter, che andrebbe bene se omaggiasse Tarantino, invece di pretendere di suscitare orrore. Le uccisioni si moltiplicano e con esse la dose di sangue buttata davanti alla macchina da presa, nel vano tentativo di infondere un po’ di paura in uno spettatore, che invece, specie se maschio, finirà per distrarsi volentieri con l’abbondanza di corpi femminili denudati, scene lesbo e battute di involontaria comicità.

 

 

Basti vedere il rapporto fra madre e figlia (Daria Nicolodi e Asia Argento lo sono anche nella vita) per capire quale pochezza di vere idee di regia pervada "La terza madre", ma il raduno delle streghe e il finale danno il segno del declino ormai irreversibile di Argento. Non tutto si butta via, qualche scena di morte è ben riuscita e il ritratto di Roma è sufficientemente inquietante. Ma la solita confezione artigianale, un doppiaggio ancora una volta scandaloso e la presenza della figlia Asia rendono comunque irritante l’esito finale e forse definitivamente inutile l’attesa per il risveglio di un regista mitizzato ben al di là dei propri meriti.

PER: Viene da rivalutare persino "Il cartaio"...

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

home mail