IL VENTO DEL PERDONO Regia di: Lasse Hallström Un’altra calligrafica trasposizione di romanzo ("Una vita incompiuta", di Mark Spragg) si aggiunge al curriculum registico di Lasse Hallstrom. Dopo i vari "Le regole della casa del sidro", "Chocolat" e simili, arriva ora "Il vento dfel perdono", film in realtà vexxhio di due anni, ma rimasto impantanato nei problemi legali connessi al produttore Miramax. L’ambientazione ci porta nelle terre del vecchio West, ancora rurali come un tempo. Qui vive il vecchio cowboy Einar Gylkison, ormai impegnato a passare il tempo più nelle cure dell’amico Mitch, ferito un anno prima da un orso, che a governare vacche, cavalli o terreni. L’ordinaria quotidianità viene turbata dal ritorno a casa della nuora Jean, con figlia dodicenne al seguito. La donna fuggì quand’era ancora incinta, dopo la morte accidentale del marito Griff, figlio di Einar. Il vecchio non ha mai perdonato alla nuora di essere stata alla guida dell’auto cappottatasi sei volte nella fatale notte che costò la vita al figlio, di ritorno da un rodeo. Da allora Jean ha fatto una vita errabonda, passando attraverso relazioni con uomini sempre sbagliati e perlopiù maneschi, come l’ultimo, Gary, che l’ha spinta alla decisione di tornare dal suocero, non avendo altro posto dove andare. Il film segue il progressivo evolvere di questa neonata famiglia, soprattutto della relazione fra nonno e nipote, entrambi ignari della reciproca esistenza in vita prima di questo incontro. I caratteri sono presto delineati e non cambiano più. PER : C’è un momento nel quale l’ex violento di Jean dice a Einar: "Ha visto troppi western, vecchio". Anche noi.Roberto Bonino (Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net ) |
♥
home ♥ mail ♥