VITA DA CAMPER Regia di: Barry SonnenfeldAttori: Robin Williams, Jeff Daniels, Cheryl Hines, Kristin Chenoweth, Joanna "JoJo" Levesque e Josh Hutcherson Sceneggiatura: Geoff Rodkey Fotografia: Fred Murphy Montaggio: Kevin Tent Scenografo: Michael Bolton Musica: James Newton Howard Produttori esecutivi: Bobby Cohen e Ryan Kavanaugh Produttori: Lucy Fisher e Douglas Wick Titolo originale: R.V. Origine: USA 2006 Distributore: Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.sonypictures.com/movies/rv Durata: 96’ Produzione: Relativity Media, Red Wagon Productions, Intermedia e IMF Programmato dal 1 giugno 2006 Chissà cosa può aver convinto Robin Williams a interpretare un film come "Vita da camper", indisponente prima ancora che brutto. Storia della vacanza di una famiglia che si mette al peggio, la pellicola è costruita su una serie di modeste gag comiche, che non funzionano, non sono divertenti e spesso disturbano. Il regista Barry Sonnenfeld (evidentemente spaesato al di fuori dei tarantinismi di "Get shorty" e "Be cool") presentano una visione perniciosa della famiglia, probabilmente senza nemmeno esserne conscio. Capo del nucleo è un marito amante della natura, con moglie e due figli a carico, un buon lavoro manageriale, che però non è troppo sicuro. La vacanza in camper sarà per lui il tentativo complicato di mantenere vivo tanto il matrimonio (la moglie è piuttosto insoddisfatta), quanto la professione. Potrebbero essere le premesse, se non proprio per un capolavoro, almeno per una gustosa satira del matrimonio, della famiglia e della mezza età. Niente da fare. La mancanza pressoché totale di idee di sceneggiatura è la logica premessa per un "one man show" di Robin Williams, chiamato a riempire la scena con le sue imitazioni e la sua debordante vis comica. Questo è il modo peggiore di impiegare un attore che, infatti, ha dato il meglio di sé in storie finalizzate a un obiettivo nobile ("Good morning Vietnam") o dove usciva qualche lato oscuro ("Insomnia"), mentre è miseramente naufragato in tutti i tentativi alla "Patch Adams" di neutralizzare il talento eversivo dell’attore e confinarlo nei comuni buoni sentimenti. E fosse così, sarebbe ancora tollerabile. Qui si va oltre, presentandoci un uomo che si barcamena fra la vacanza avventurosa e l’inseguimento a un’importante trattativa per la sua azienda, così come fra l’essere un normale padre odiato da figli in età critica e quello che qualche anno prima sapeva catturare l’attenzione dei figli con il fantasioso racconto di storie. |
Una famiglia che vorrebbe andare alle Hawaii e invece viene condotta in camper per il Colorado dovrebbe già avere importanti argomenti per disarcionare il capo e togliergli ogni potere. Invece, il gruppo parte, passa molto tempo a rinfacciare alla guida ciò che avrebbe dovuto fare, se la prende con un’altra famiglia, allegra e felice, che viene dipinta come un microcosmo eccentrico e un po’ folle. Quando i nodi verranno al pettine, però, tutto verrà misteriosamente perdonato sia da parte di moglie e figlia grande che da parte della fin lì tartassata famiglia di nuovi amici. Bah. PER : Prepararsi a vacanze vere e decise in proprio.Roberto Bonino (Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net) |
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