LE VERITA’ NEGATE

Regia di: Ann Turner
Attori: Susan Sarandon, Sam Neill, Emily Blunt, William McInnes, Bud Tingwell, Georgie Parker, Terry Norris, Joanna Hunt-Prokhovnik, Lauren Mikkor, Heather Mitchell, Jill Forster, Joelene Crnogorac, Geneviève Picot, Carolyn Bock, Alethea McGrath, Amanda Douge, Eleanor Caspar, John Sadler, Eboni Rutherford, Cassie Gardner e Barry Friedlander
Sceneggiatura: Ann Turner
Fotografia: Martin McGrath
Titolo originale: Irresistible
Origine: Australia 2006
Distributore: Buena Vista
Link: www.buenavista.it www.movieirresistible.com
Durata: 103’
Programmato dal 11 maggio 2007

Un thriller di atmosfera hitchockiana, un cast nobilitato da Susan Sarandon e Sam Neill, un tema come il blocco creativo. C’erano dei buoni ingredienti di partenza per fare di "Le verità negate" una piccola sorpresa di tarda stagione. Ma la regista dimostra di non saper gestire le esigenze importanti delle narrazione e, quindi, il risultato finale tradisce le attese. Sophie Hartley è un’illustratrice di libri per bambini, che, anche a causa della recente scomparsa della madre, vive un momento psicologicamente difficile. Le complessità creative stanno mettendo a dura prova soprattutto il matrimonio con l’architetto (di successo) Craig, con compensazioni solo parziali che arrivano dall’amore per le due figlie gemelle. A incrinare ulteriormente il menage, arriva la nuova consulente informatica di Craig, un’avvenente signorina di nome Mara. Ricordando il personaggio della baby sitter di "La mano nella culla", Mara si mette a flirtare, durante una festa, sia con il marito che con la moglie, lasciando capire di volersi inserire nella loro vita. Stimolata da alcune disturbanti coincidenze, Sophie inizia a pensare che il marito abbia una relazione con la consulente. In cerca di conferme ai suoi sospetti, la donna si caccia in situazioni pericolose, pedinando la ipotetica rivale e anche entrando furtivamente in casa sua.

 

 

Il film prende a prestito temi e sequenze dai classici di Hitchcock, come "La donna che visse due volte" e "Il sospetto", ma non c’è la stessa mano dietro la macchina da presa e, quindi, non ci sono quelle magie che talvolta aiutano a nascondere qualche mancanza di logica. La partenza pare incoraggiante e capace di disseminare inquietudine, ma l’atmosfera malata diventa via via sempre più forzata. Qualche indovinato scossone non basta a invertire il senso della rotta, tanto più che un finale in stile "Psyco" che sembra imposto non fa altro che rafforzare l’impressione di un’opera troppo piena di rappezzamenti per risultare organica e degna di quell’interesse pure potenzialmente presente.

PER: Alla voce citare Hitchcock con intelligenza si legga il nome di Brian De Palma.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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