WATER HORSE: LA LEGGENDA DEGLI ABISSI Regia di: Jay RussellAttori: Emily Watson, Alex Etel, Ben Chaplin, David Morrissey, Priyanka Xi, Marshall Napier, Joel Tobeck, Erroll Shand, Bruce Allpress e Brian Cox Soggetto: da The Water Horse di Dick King-Smith Sceneggiatura: Robert Nelson Jacobs Fotografia: Oliver Stapleton Scenografo: Tony Burrough Montaggio: Mark Warner Musica: James Newton Howard Produttori: Robert Bernstein, Douglas Rae, Barrie M Osborne e Charlie Lyons Produttori esecutivi: Charles Newirth e Jay Russell Titolo originale: The Water Horse: Legend of the Deep Origine: USA e Gran Bretagna 2007 Distributore: Sony Pictures Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.waterhorse.it www.sonypictures.com/movies/thewaterhorse Durata: 113’ Produzione: Revolution Studios, Walden Media, Beacon Pictures e Ecosse Films (Gran Bretagna) Programmato dal 14 marzo 2008 Molti bambini vorrebbero avere un animaletto tutto per sé. Il piccolo Angus trova qualcosa di un po’ più grosso, dopo che si è dischiuso l’uovo capitatogli tra i piedi all’improvviso. Battezzata Crusoe, la creatura si rivela una sorta di incrocio fra un dinosauro e un serpente, che evoca inevitabilmente la versione bonaria del mostro di Loch Ness, anche perché la storia, tratta da un libro di Dick King-Smith, è ambientata nella Scozia costiera del 1942. Come si può facilmente intuire, "Water horse: la leggenda degli abissi" è nulla più che un intrattenimento per famiglie, condito di buoni effetti speciali e rimandi che vanno da King Kong a E.T. Il vegetariano Crusoe, infatti, cresce rapidamente e va rilasciato in mare aperto, dove però la sue capacità di sopravvivenza vengono messe a dura prova, soprattutto per l’aggressiva caccia condotta da un gruppo di abitanti della cittadina dove abita Angus e l’arrivo occasionale persino dei soldati. |
Come Le cronache di Narnia, anche questa storia è ambientata nel corso della Seconda Guerra Mondiale e rappresenta una sorta di astrazione dall’orrore di quanto accade nella vita reale, con la differenza che qui non si sostituisce una guerra all’altra, ma si preferisce dare libero sfogo alla fantasia dei sognatori e di chi proclama ideali di tolleranza. Come nei migliori esempi di fantasy-movie, non è il caso di chiedere troppo a una pellicola pensata per un pubblico giovanissimo, ma la buona costruzione, l’efficace uso del computer e una scelta felice negli attori protagonisti rende il film complessivamente gradevole e socialmente utile. PER : Lasciarsi un po’ andare e trovare un motivo in più per avercela con i militari.Roberto Bonino (Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net) |
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