MI SONO PERSO IL NATALE

Regia di: Paul Feig
Attori: Dyllan Christopher, Gina Mantegna, Quinn Shephard, Tyler James Williams, Lewis Black, Brett Kelly, Dominique Saldana, Wilmer Valderrama, Michelle Sandler, Rob Corddry e Jessica Walter
Sceneggiatura: Jacob Meszaros, Mya Stark, Kate Kondell e Paul Feig
Fotografia: Christopher Baffa
Montaggio: George Folsey Jr.
Scenografia: Jennifer Gentile
Costumi: Lisa Tomczeszyn
Effetti speciali: David Waine
Produttori esecutivi: Carrie Morrow, Ira Glass, Julie Synder, Bruce Berman e Michael Lambert
Produttori: Lauren Shuler Donner e Michael Aguilar
Titolo originale: Unaccompanied Minors
Origine: USA 2006
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it http://unaccompaniedminors.warnerbros.com www.warnerbros.it/unaccompaniedminors
Durata: 89’
Produzione:
Programmato dal 5 gennaio 2007

Anche se non è domanda troppo originale, viene da chiedersi ogni tanto perché certi film vengano distribuiti nelle nostre sale. "Mi sono perso il Natale", probabilmente, esce solo perché siamo ancora prossimi al periodo delle feste e per avere un titolo in più da esibire nelle bacheche delle videoteche fra non molto. Dire che la storia è di scarso interesse sarebbe già fare un complimento agli autori e a ciò si aggiunge il moltiplicarsi di situazioni inutilmente implausibili, anche perché non fanno né ridere né provare alcun genere di altro sentimento o reazione. Tutto parte da un gruppo di ragazzi che si trova bloccato in aeroporto (come molti altri adulti) la sera della vigilia di Natale, causa maltempo. La mezza dozzina di protagonisti rappresenta un ordinario agglomerato di cliché, con la ragazzina snob e supponente, il bambino grasso e complessato, il saccente intrattenitore (un Chris Rock minorenne ma già irritante come il suo modello) e il giovincello carino e pure votato alla cura della dolce sorellina. Lo scopo di tutti è provare a non annoiarsi troppo durante l’attesa, ma per il protagonista c’è un compito in più: mantenere la promessa che Babbo Natale consegni alla sorellina il suo regalo a un orario prestabilito. Contro lui e il resto della banda si mette il responsabile dell’aeroporto, che cerca di tenerli imprigionati e di impedire che causino guai. Nonostante qualche vaga somiglianza, siamo lontani dallo spielberghiano "Terminal" e qui seguiamo solo le improbabili evoluzioni di un gruppetto di modesti ribelli, che provocano oggettivo disturbo e non generano alcuna simpatia complice nel pubblico. Peccato, perché lo spunto di partenza ci sarebbe anche stato. I "minori non accompagnati", infatti, sono tutti figli di famiglie spaccate dalla separazione dei genitori e chiamati a viaggiare in periodi di feste e o vacanze per raggiungere padri o madri che non vedono con regolarità. Gli sceneggiatori, tuttavia, hanno preferito buttarla sul comico, riuscendo a inventarsi solo canoe usate come slittini sulla neve e battute sul cibo da raccapriccio.

PER: Sapere con chi prendersela quando gli aerei ritardano la partenza.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 12 luglio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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