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LA PETITE LILI

Presentato in concorso al Festival di Cannes 2004

Regia di: Claude Miller
Attori: Nicole Garcia (Mado), Bernard Giraudeau (Brice), Ludivine Sagnier (Lili), Robinson Stévenin (Juien), Jean-Pierre Marielle (Simon) e Julie Depardieu (Jeanne-Marie)
Titolo originale: LA PETITE LILI
Origine: Francia 2003
Distributore DVD 2004 Elleu
Durata: 104'
Link: www.essebicinema.com http://pyramidefilms.fr/la-petite-lili
Programmato dal 23 gennaio 2004

Liberamente ispirato al dramma teatrale Il Gabbiano di Anton Checov. Dopo Sidney Lumet nel 1968 e Marco Bellocchio nel 1977, Miller adatta, molto liberamente, Il Gabbiano di Cechov. Nina diventa la piccola Lili, che giunge a sconvolgere le tranquille vacanze di villa Lespérance, in Bretagna. Lespérance è la residenza estiva della famiglia di Mado, celebre attrice. Per dirla alla Miller, è la casa della giovinezza dove tutte le speranze erano permesse. Vi soggiorna col fratello non più giovane Simon, il figlio Julien e l’amante Brice, regista dei suoi ultimi film. Julien muove i suoi primi passi da cineasta filmando Lili, di cui è perdutamente innamorato. Lei, ambiziosa e arrivista, si intrufola a Lespérance e accetta di soggiornarvi. Mado è diffidente nei suoi confronti e non a torto. I maschi di casa, compreso il fratello non più giovane, sono ammaliati dalla piccola, che di lì a breve rivela il proprio obiettivo: sedurre Brice e partire con lui a Parigi, dove il regista dovrebbe lanciarla nel mondo del cinema come attrice. Inizia così il gioco delle parti. Mado cerca di dissuadere Julien dal frequentare Lili, cercando di buttare tra le braccia del figlio un’altra ospite della casa, Jeanne-Marie (Julie Depardieu, vincitrice di due César: miglior attrice non protagonista e migliore speranza del cinema francese). Julien fa di tutto per non perdere Lili ma vuole anche guadagnarsi la stima della madre, che lo considera troppo infantile e sbeffeggia con cattiveria le sue prime esperienze cinematografiche. È anche ostile verso Brice, che gli sottrae l’affetto di Mado, coinvolgendola in film che Julien disprezza. Brice è pronto a lasciarsi sedurre da Lili, consapevole di essere lo strumento che segnerà il passaggio della ragazza dall’innocenza della storia d’amore adolescenziale al rapporto con un uomo maturo e famoso. Lo stesso paragone lo si può fare artisticamente: da musa ispiratrice di un giovane cineasta a attrice professionista senza scrupoli, alla ricerca dell’occasione migliore. Così è Lili, pronta ad abbandonare Julien per Brice, infischiandosene di portare dolore e scompiglio all’intera famiglia. Simon, intuisce il dramma che incombe su tutti i personaggi e filosoficamente tenta invano di abbassare i toni, minimizzando amorevolmente ogni intemperanza.

Cinque anni più tardi si ritrovano tutti sul set del primo film di Julien, ora tranquillamente sposato con Jeanne-Marie. È un film autobiografico che racconta l’estate di cinque anni prima. A interpretare Simon è stato scelto Michel Piccoli mentre Lili, ormai giovane attrice famosa, non sta più con Brice e, saputo che la sceneggiatura parla di lei, fa di tutto per poter interpretare sé stessa. Quell’interpretazione la porta a vincere il premio Romy Schneider, dedicato alle giovani promesse. E Ludivine, poco dopo, ritira realmente il premio per la sua recitazione in 8 donne e un mistero di François Ozon.

Claude Miller, regista dello splendido Guardato a vista (1981, rifatto con risultati decisamente inferiori da Stephen Hopkins nel 2000 con Under Suspicion), si è specializzato nel filmare giovani adolescenti, fin dai tempi di Sarà perché ti amo (1985) con Charlotte Gainsbourg, riportata sullo schermo dal regista tre anni dopo con La piccola ladra, felice trasposizione di una sceneggiatura di François Truffaut. Ciò nondimeno riesce a caratterizzare egregiamente tutti i personaggi, rendendo credibile la trasposizione di Cechov ai giorni d’oggi, impossibile da modernizzare senza le opportune variazioni adottate dal regista. C’è anche una variazione conclusiva a lieto fine: "il quarto atto, dice Miller, scritto nel 1896, non poteva più funzionare con i giovani della nostra epoca".

Extra DVD:
Formato video: 16/9 anamorfico
Audio: italiano Dolby Digital 5.1 e francese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano per non udenti

Marcello Moriondo

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