GIUNI RUSSO - LA SUA FIGURA

Regia di: Franco Battiato
Voce recitante: Piera degli Esposti
Montaggio video: Riccardo Sgalambro con Valeria Sapienza
Audio & authoring: Pino "Pinaxa" Pischetola con Raffaele Stefani
Origine: Italia 2007
Distributore DVD 2007: Edel Italia
Link: www.radiofandango.it www.giunirusso.it
Durata: 40’
Produttore: Maria Antonietta Sisini
Additional production: Simone Morandi

Sotto la direzione di Franco Battiato, questo docufilm attraversa tutto l’arco sonoro, artistico e personale della cantante siciliana. Come Battiato, del resto. Il loro sentirsi isolani si ritrova in una stessa coerenza di vedute e di sentire le cose del mondo. I loro destini si incrociano nel 1979 e da lì si frequentano, ma non assiduamente. I repertori paralleli seguono le collaborazioni lui con Giusto Pio e lei con Maria Antonietta Sisini, che qui copre anche le vesti di produttore. Molte sono le interviste: c’è Giuni Russo che racconta di essere isolana nata a Palermo, poi trasferita con la famiglia ad Ustica e in seguito finita in Sardegna. Ricorda il sole accecante del primo mattino nella casa di Ustica dei suoi primi anni e un pensiero va al padre pescatore. Racconta che si inventa la carriera di cantante, col padre che viene edotto a sorpresa della sua figlia singer che inizia esibendosi in uno chalet.

 

 

A Castrocaro si iscrive e vince a soli 14 anni, prima si partecipare a Sanremo con una canzone che non le piace. Ritiene "Energie" l’album più rappresentativo della sua carriera. Oltre all’intervista con Giuni, ci sono gli interventi di Battiato, della produttrice, filmati Rai per la trasmissione Blitz, i video della canzoni e le riprese da concerti. Si snocciolano "Un’estate al mare, "Una vipera sarò", "Se fossi più simpatica sarei meno antipatica", "La sua figura", "Morirò d’amore". Quello che ne esce è un ritratto coinvolgente, affettuoso, emozionante e inatteso (tralasciando del tutto i problemi con l’industria discografica e quelli relativi alla salute fisica) della cantante dalla voce capace di incredibili variazioni tonali, con incursioni anche nel canto dialettale e nella musica rock più dura. E poi l’indimenticabile accompagnamento del film "Napoli che canta" di Roberto Leone Roberti del 1926 a Sacile nel 2003 alle "Giornate del cinema muto", festival imprescindibile di Pordenone, e Sacile. Mariella Venegoni decanta la sua lotta per avere e conservare un repertorio "alto" e come ancora adesso provi commozione nell’ascolto delle canzoni dell’ultimo periodo.

Extra DVD:
Formato video: 16/9
Audio: stereo
Area: 0

Maurizio Ferrari

 

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