Elvis "the pelvis" torna in DVD

Il "re del rock" torna con un cofanetto contenente tre titoli scelti dalla cinematografia di Elvis. I dvd, in nuova versione digitale, sono Fratelli rivali di Robert D. Webb, Stella di fuoco di Don Siegel e Paese selvaggio di Philip Dunne.

Cofanetto "The King" con tre DVD: 50,99 €, singolo DVD 22,99 €, distribuzione 20th Century Fox Home Entertainment

A 25 anni dalla sua scomparsa, Elvis Aaron Presley, classe 1935, continua a salire e scendere le vette delle varie hit parade mondiali. Quindi l’impronta musicale che ha lasciato fatica a cancellarsi. I fan club si sprecano. La sua popolarità si tramanda da generazione a generazione e non è raro vedere dei giovani con un ciuffo ribelle e una giacca sfrangiata alle varie convention o ai raduni se non ai concerti ispirati a Elvis. Senza citare i vari cloni di Elvis passati in tv da Limiti o da Costanzo, sempre più rugosi, sempre meno verdi. Ma non è solo la sua musica a tornare inevitabilmente nelle nostre case. I vari network televisivi passano periodicamente i diversi successi cinematografici di "the pelvis", sia i cosiddetti "musicarelli", sia opere leggermente più pretenziose, girate da autori insospettabili.

Mentre terminano le celebrazioni per il 25° anniversario dalla sua scomparsa, La 20th Century Fox Home Entertainment rende omaggio al "re del rock" con un cofanetto contenente tre titoli scelti dalla cinematografia di Elvis. I dvd, in nuova versione digitale, sono "Fratelli rivali", "Stella di fuoco" e "Paese selvaggio".

"Fratelli rivali" Segna l’esordio cinematografico di Elvis. La sua presenza nel film è il pretesto per ascoltare alcune sue canzoni e, trattandosi di un western, inevitabili sono le influenze country. Pezzo forte è "Love me tender", che è anche il titolo originale del film, sdolcinata e famosissima hit di Presley, utilizzata più volte da Hollywood (di culto quella mimata da Nicholas Cage in "Cuore selvaggio" di David Lynch). Per il resto si tratta di un piccolo film che narra le vicende di due fratelli sudisti che continuano le scorribande contro i nordisti a Guerra di Secessione finita. La rivalità del titolo italiano è causata naturalmente da una sottana, indossata in questa occasione da Debra Paget. È comunque un film da riscoprire, se non altro per vedere come venivano costruiti i film intorno a un cantante in voga (siamo nel 1956), per ammirare le grazie della Paget e per gustare la voce di Elvis che, oltre alla già citata "Love me tender", canta alcuni successi dell’epoca, tra cui "Poor Boy".

Quattro anni dopo è ancora la Guerra Civile americana a fare da traino a un dramma razziale diretto addirittura da Don Siegel: "Stella di fuoco". Elvis è il figlio meticcio di Dolores Del Rio, indiana sposata a un bianco. La guerra è da poco terminata ma i conflitti tra bianchi e pellerossa sono lontani a sanarsi. Inutilmente i Burton tenteranno di mantenere la pace mediando tra coloni e indiani. Elvis canta poco e per questo i suoi fan sono rimasti delusi. Ma in compenso è stato rivalutato per la sua interpretazione, sotto l’esperta mano di Siegel. Il regista, se non al suo meglio, si cala comunque con maestria nel problema che stava attraversando gli States con l’avvento della presidenza Kennedy, l’integrazione razziale, metaforicamente trasportata indietro di 100 anni.

L’anno successivo, il 1961, sono le mani del regista Philip Dunne a guidare Elvis in un ruolo drammatico, ancora una volta non musicale, in "Paese selvaggio". Siamo negli anni hollywoodiani dei "ribelli senza causa" già raccontati da Nicholas Ray e Presley ha già interpretato "Il delinquente del Rock & Roll", quindi nessuno si meraviglia se il nostro eroe veste i panni di Glenn, un giovane orfano di madre, incompreso dalla famiglia, maltrattato e affidato alle cure di una psichiatra. Elvis si trova conteso addirittura da tre donne, ciascuna con mire differenti verso il giovane ribelle. Nel frattempo escono allo scoperto le doti letterarie di Glenn e quando tutto sembra precipitare, come da copione, uno spiraglio di luce appare all’orizzonte. Rimarcabile il cast femminile. Millie Perkins è reduce dal successo di "Il diario di Anna Frank", del 1959. Hope Lange è stata la giovane interprete del drammone "I peccatori di Peyton" del 1957, mentre Tuesday Weld, smessi i panni dell’innamorata di Elvis, lo stesso anno subentra nella saga, interpretando "Ritorno a Peyton Place".

Marcello Moriondo

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