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America's Cup

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Fatti sotto, Mascalzone Latino


Ormai è ufficiale. Il 12 dicembre, nei saloni dello storico Yacht Club Savoia di Napoli, Vincenzo Onorato, armatore della flotta di traghetti Moby Lines, oltre a venire premiato come vincitore di due campionati del mondo (Ims e Mumm 30) ha fornito un anticipo di presentazione della sua sfida in Coppa America. 
Dall'ottobre 2002, sul mare di Auckland, a rappresentare l'Italia non ci sarà solo la benemerita Luna Rossa, ma anche Mascalzone Latino: nome di tutte le barche da regata possedute da Onorato che, il più delle volte, timona personalmente. 
E’ previsto che la nuova sfida, lanciata dal circolo Savoia, sia tutta italiana. Braccio destro di Onorato il triestino Vasco Vascotto, uno dei più brillanti velisti nostrani, col quale ha già vinto i due campionati del mondo. Oltre a lavorare alla formazione dell'equipaggio e al reperimento degli sponsor, Vascotto molto probabilmente avrà a bordo il ruolo di tattico. Non è ancora deciso chi sarà timoniere, ma si parla di una rosa che comprende Paolo Cian, Nicola Celon e altri. Il patron della Moby Lines ha promesso che starà da parte: ma vista la sua grinta e gli ottimi risultati al timone, non è detto che saprà rinunciare ad acchiappare la ruota ogni tanto. Quasi certo che il progetto della nuova barca (o delle nuove barche) sarà affidato al ravennate Giovanni Ceccarelli, mentre il velaio dovrebbe essere Marco Savelli, di Fiumicino. Per fare da lepre Onorato ha comprato la barca con cui hanno gareggiato gli spagnoli: si trova già in quella che sarà la base del gruppo, a Portoferraio.
Il budget minimo è previsto attorno ai 70 miliardi. Come sponsor ha già aderito Yasuda Kasai, gigante giapponese delle assicurazioni che ha già finanziato altri Mascalzone Latino. E in questi giorni dovrebbe definirsi una cordata di quattro o cinque industrie italiane per completare il budget. E, se possibile, ampliarlo.

 


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