5 - Identità e lingua sarda

"La ragione fondante che spiega l'esistenza di un movimento dei sardi fuori Sardegna è il persistente e il rafforzarsi di un forte movimento di identità. L'identità è quel senso di appartenenza, di radicamento tenace nella propria terra, che caratterizza il popolo sardo in maniera più determinante che altri popoli". Questo abbiamo scritto nelle tesi di Olbia. La questione della lingua sarda è oggi il problema più urgente relativo all'alimentarsi dell'identità e al mantenersi in futuro di un' aggregazione di sardi nel mondo, che ha finalità sociali, culturali e di rappresentanza della Sardegna, che si organizza in base ai principi democratici e solidaristici della grande tradizione dell' emigrazione, ma che realisticamente può vivere solo fino a quando lo sorreggerà una forte motivazione identitaria.
Oggi ci sono le basi legislative e la legittimità istituzionale e scientifica per affrontare la questIone della lingua sarda. La legge regionale 26 del 1997 e la legge dello stato che tutela le minoranze linguistiche, la 482 del 1999, che seguono la Carta europea delle lingue regionali e minoritarie del 1992.
Ma non è vinta la battaglia politica: perché molte sono le inadempienze, le resistenze, le sordità, nel mondo delle istituzioni (dove ci sono fenomeni culturalmente arretrati e subalterni), nel mondo della cultura (a partire dal- l'università), nel mondo della politica (ostilità oppure omaggio solo formale a una vera politica autonomista) annidate sia nella destra che nella sinistra, nella società civile e nei media. Malgrado alcuni timidi tentativi, pesano trenta anni di acquiescenza e connivenza colpevole e il massacrante lavoro di omologazione culturale della televisione.

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