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Il nostro simbolo

 


Documento costitutivo del Circolo "Giustizia e Libertà" di Sassari

Il giorno 17 novembre 1995, presso la sede concessa dall' Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell' Autonomia in Sassari, viale Umberto n. 28, si sono riuniti i sottoscritti cittadini i quali, dopo aver preso visione dello Statuto del Movimento d' Azione Giustizia e Libertà e dei principali documenti relativi al programma di esso -- fra cui la Bozza di programma presentata al Congresso nazionale del movimento, tenutosi a Roma il 29 aprile 1995 e quivi approvata con modifiche --, hanno convenuto quanto segue:

a) i sottoscritti cittadini si riconoscono nelle finalità generali del Movimento d'azione Giustizia e Libertà premesse al detto Statuto e le fanno proprie;

b) condividono l'ispirazione del documento programmatico approvato nel congresso di Roma, in particolare per quanto riguarda:

-- la collocazione del movimento nell' ambito della sinistra;

-- la volontà di ribadire e rilanciare -- in tale area politica e nella società italiana -- l' eredità politica, ideale e morale della sinistra democratica;

-- l' individuazione di una linea di continuità tra le esperienze politiche da costruire per realizzare tale obiettivo ed un filone di azione e di pensiero che, pur risultando minoritario nei momenti storici in cui si sono poste le linee fondamentali della struttura istituzionale e dell' identità politica e nazionale italiane, è quello che ha intuito i grandi nodi storici della storia di questo paese ed ha saputo indicare quelle linee di sviluppo e di modernizzazione -- sia nel campo delle scelte politiche ed istituzionali, sia in quello dei valori morali e civili, sia in quello degli indirizzi economici -- che più efficacemente avrebbero potuto e tuttora possono essere percorse per realizzare un efficace processo di democratizzazione e modernizzazione del paese.

Gaetano Salvemini

[http://www.siam1838.it/cattaneo/]

Questo filone affonda le proprie radici nella democrazia radicale e repubblicana risorgimentale e prerisorgimentale;

si sviluppa attraverso l' opposizione sia alle oligarchie economiche e burocratiche che reggono il potere nell' Italia postunitaria, sia al costume civilmente immorale e distruttivo del trasformismo;

pratica costantemente il dialogo, pur nella diversità dei modelli di riferimento, con le forze del movimento operaio di estrazione socialista e con esse collabora senza pregiudiziali ideologiche;

difende (nell'opposizione al fascismo, nella legalità, in carcere, nell' azione clandestina, in esilio, con la parola e con le armi) il valore prioritario delle libertà civili di cui ogni uomo ed ogni popolo è titolare, le impone attraverso la vittoria sulle forze reazionarie con la Resistenza antifascista, il referendum istituzionale, l' elaborazione della Carta costituzionale;

si batte nel cinquantennio repubblicano per realizzare ed ampliare queste libertà, contro le resistenze conservatrici, l'illegalismo delle forze reazionarie, gli effetti corrosivi del costume politico di matrice democristiana e della sua generalizzazione tra le forze politiche;

costituisce, infine, nella attuale fase storica in cui l' Italia si trova al bivio tra porre le basi di una democrazia rinnovata e ribadire la propria subalternità alle forze dell' illibertà e dell'affarismo economico e politico, la corrente che, per la propria consapevolezza del passato, il costante rifiuto di ideologismi e dogmatismi e la solidità dei presupposti ideali, meglio è in grado di interpretare le esigenze di un paese dove oggi più che mai si manifesta l'assoluta necessità di una maturazione incruenta quanto radicale delle istituzioni e dei valori attraverso cui si esprime il confronto civile e politico;

Piero Gobetti

[http://www.liberalsocialisti.org]

c) in particolare i suddetti cittadini affermano di perseguire nella loro azione politica i seguenti obiettivi strategici:

-- la edificazione di uno Stato ove il massimo delle libertà civili possa convivere con il massimo della giustizia sociale, senza che nessuno di questi termini debba essere fatto prevalere; uno Stato che si proponga tra le sue prime finalità lo sviluppo delle energie produttive e la tutela dei cittadini più deboli; che rimuova ogni ostacolo al pieno esercizio delle libertà individuali e collettive; che assuma come valore positivo la diversità, il rispetto delle minoranze, la costruzione di una società multi culturale che accolga e promuova lo sviluppo e il confronto delle identità;

-- l' affermazione del federalismo quale complesso di principi e regole in grado di realizzare un assetto istituzionale che dia voce e respiro alle identità ed alle differenze tra le comunità.

Mentre nella storia d' Europa comincia a rivelarsi attraversata ed ormai in via di superamento la fase degli Stati nazionali, occorre evitare di ricreare a livello continentale gli stessi equilibri fittizi e sostanzialmente discriminatori che hanno condizionato negativamente la storia del ventesimo secolo.

Federalismo non può essere la parola d'ordine lanciata dai popoli ricchi ed evoluti per esimersi dal pagare il conto del proprio sviluppo alle comunità che hanno fornito mercato e forza lavoro per consentirlo; federalismo non deve significare isolamento egoistico dei forti.

Federalismo significa assunzione da parte di ogni individuo e comunità della propria autonomia, ovvero delle responsabilità attinenti al proprio sviluppo culturale e civile, in un assetto di ripartizione delle risorse fondato sul riconoscimento del principio di solidarietà tra aree forti e aree deboli, Nord e Sud dell' Italia, dell' Europa, del Mediterraneo, del mondo, nello sviluppo della forte consapevolezza di un' appartenenza comune;

Emilio Lussu

[http://www.romacivica.net]

d) allo scopo di mettere in atto un' azione comune ispirata ai suddetti principi e di affermarli nella dimensione politica e civile del territorio in cui vivono ed operano -- la Sardegna settentrionale -- di comune accordo con quanti nel resto dell' Isola, d' Italia, d'Europa li condividono;

- deliberano di costituire in Sassari un' associazione denominata Circolo Giustizia e Libertà e di chiedere che esso venga associato al Movimento d' Azione Giustizia e Libertà, ai sensi dell' art. 4 dello Statuto di detto Movimento

- danno mandato ad Aldo Borghesi, membro del comitato regionale provvisorio della Rappresentanza autonoma sarda del Movimento d' Azione Giustizia e Libertà di esperire le pratiche necessarie ad ottenere il riconoscimento del Circolo Giustizia e Libertà di Sassari da parte del Consiglio direttivo del Movimento e dalla Rappresentanza sarda

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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