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Pablo Picasso, "Guernica" (part.), 1937,

da Memoria republicana [http://www.sbhac.net/]


Aldo Borghesi - "Rino Canalis, martire alle Fosse Ardeatine"

Presentazione

Il 2 giugno 2004 l'Amministrazione comunale di Tula (Sassari, www.comune.tula.ss.it), in collaborazione con l'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia, ha organizzato un convegno in ricordo di Salvatore Canalis, nato a Tula nel 1908, professore di Lettere presso il Collegio militare di Roma, aderente al Partito d'Azione, ucciso dai tedeschi alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. Il convegno, che ha visto una folta partecipazione di cittadini e familiari, è stato introdotto dai saluti dell'Amministrazione, portati dal sindaco Tommaso Cordoni e dall'Assessore alla Cultura Paola Chessa.

Martino Contu ha svolto la relazione dal titolo Rino Canalis: da Tula alle Fosse Ardeatine. Contu ha pubblicato nel 1999, presso l'editore cagliaritano AM&D, un volume dal titolo I Martiri sardi delle Fosse Ardeatine: i militari ; è imminente la comparsa della seconda parte, dedicata ai civili, con la quale sarà posto a disposizione degli studiosi e degli appassionati il corpus biografico completo dei 14 sardi caduti alle Ardeatine. Lo studioso di Villacidro ha presentato una ricostruzione attenta  e meticolosa del percorso biografico di Canalis: dall'infanzia in paese, agli studi universitari a Roma, al soggiorno in Belgio durante il quale conosce la moglie Regine, all'insegnamento ed alle prime pubblicazioni filologiche ed infine all'adesione alla Resistenza romana, all'arresto ed alla fine.

Simone Sechi, direttore della sede ISSRA di Sassari, ha tracciato un quadro de I sardi nella Resistenza romana, mettendo in rilievo il contributo è molto alto, in proporzione alla consistenza numerica - dato dalla comunità sarda all'opposizione al fascismo e poi alla Resistenza, all'interno del quale affinità di scelte ideali e politiche si intrecciano a percorsi amicali e parentali ed alla tradizionale solidarietà tra sardi che caratterizza tutto il mondo dell'emigrazione. Ha ricordato la presenza di sardi nelle file azioniste, alimentata anche dalla figura di Emilio Lussu che del PDA è uno dei capi, nella quale confluiscono esperienze nate dal primo sardismo, dal movimento repubblicano, dall'antifascismo democratico, e le figure più rilevanti, da Francesco Fancello, a Stefano Siglienti ed a Bastianina Musu Martini. Ha altresì ricordato la rappresentanza sarda nei GAP romani: Francesco Curreli, Silvio Serra, Marisa Musu e la figura di Mario Demartis, resistente fucilato a Forte Bravetta alla viglia della liberazione della città. Assente per motivi di salute il relatore designato Georges De Canino, della Comunità ebraica romana.

Il tema della terza relazione della quale riportiamo il testo è stato affrontato da Aldo Borghesi, dell'ISSRA di Sassari. La figura di Canalis è stata ricordata da numerose testimonianze: il conte Villasanta e il dottor Sechi, già suoi allievi presso il Collegio Militare ne hanno ricordato l'inflessibile rigore negli studi ed al tempo stesso l'unanime stima che lo circondava fra alunni e colleghi, sullo sfondo buio degli anni di guerra e dei duri mesi dell'occupazione. Il sindaco di Padru Antonio Satta ha unito al ricordo del fratello anche la figura del dottor Alberto Canalis, scomparso un anno fa, indimenticabile figura di medico al servizio della sua comunità e di uomo di sinistra. Dalle testimonianze dei familiari -- Ardeatina, Rino e Paola -- è emersa la lunga durata della memoria privata, intessuta di orgoglio e di un dolore che -- come per gli altri Martiri ardeatini -- nemmeno i decenni sono riusciti a spegnere. Non sono mancati, nelle relazioni e nel dibattito, echi delle polemiche storiografiche e politiche tuttora accese sulla vicenda via Rasella-Ardeatine. In chiusura, Paola Chessa e Tommaso Cordoni hanno dichiarato che è volontà dell'Amministrazione comunale ricordare ogni anno Canalis con un'iniziativa sulla storia e la memoria, volta a promuovere la cultura della pace e del rispetto reciproco fra gli individui e i popoli.

Nei locali del convegno è stata allestita una mostra documentaria sulle Fosse Ardeatine e sui Martiri sardi, con pannelli e cimeli  (tra i quali oggetti personali recuperati durante l'esumazione delle salme nell'estate 1944) che hanno suscitato interesse e commozione. Il 3 giugno la figura di Canalis è stata al centro di un riuscito incontro fra Martino Contu e gli alunni delle scuole di Tula.

 

[continua] Da Via Rasella alle Ardeatine: la storia e la memoria

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
   
 
 
 

 

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