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VIENNA
  I primi insediamenti di cui si ha traccia nel territorio viennese risalgono alla preistoria. Ma è soltanto sotto i Celti, verso il 400 a.C., che nasce il primo nucleo della città nel luogo dove oggi si trova l'Hoher Markt. All'inizio del I secolo i Romani invadono la Pannonia, occupano la celtica Vedunia e le cambiano il nome in Vindobona. Accanto al loro campo militare fortificato, dove stazionano 6000 legionari, si sviluppa una vera e propria città civile con circa 20.000 abitanti. Nel 180 d.C. vi muore l'imperatore Marco Aurelio, giunto nella regione per combattere Quadi e Marcomanni. Un secolo più tardi, i Romani iniziano a piantare i primi vigneti sulle colline attorno alla città.  A partire dal 400, il declino dell'impero romano e l'avanzata dei popoli barbari investono in pieno anche la Pannonia. Nell'area viennese si riversano gli Unni di Attila, i Longobardi, i Magiari e altre tribù. La città si sgretola, ma nell'VIII secolo nascono nuovi insediamenti dei Bavari sulle alture del Wienerwald. Entra in scena anche Carlo Magno, il quale sottomette i nuovi venuti. Negli annali salisburghesi viene citata per la prima volta la località Wenia
Vienna



Viennesi famosi

Specialmente negli ultimi due secoli, Vienna è stata il maggiore crocevia della cultura mitteleuropea, dando fama e lavoro ad un'illustre pattuglia di artisti, pensatori e scienziati. I viennesi autentici, tra di loro, sono però una minoranza. Molti esponenti dell'intellighentsia viennese provenivano da nazioni vicine come la Germania, la Boemia e la Moravia, ma trovarono nella frizzante Vienna un'inesauribile fonte di stimoli che li indusse a fermarvisi a lungo.Di Wolfgang Amadeus Mozart, che scrisse nella capitale austriaca molte delle sue composizioni, e del viennese d'esportazione Hugo von Hofmannsthal, il librettista preferito di Richard Strauss, si parla più avanti nel capitolo Conoscere Salisburgo.                                                             Ecco un breve profilo di alcuni dei maggiori protagonisti della vita culturale viennese. Un buon suggerimento per chi ama perlustrare le città sulle orme di personaggi famosi è quello di procurarsi il volumetto «Vienna dalla A alla Z», edito dall'Ente del Turismo di Vienna, che in un apposito capitolo elenca monumenti, lapidi, luoghi commemorativi e tombe di decine di personaggi più o meno conosciuti.                                                                                                                               Ludwig van Beethoven (1770-1827). Originario di Bonn, il grande compositore e pianista tedesco arrivò a Vienna a 22 anni e vi trascorse il resto della vita, ma a causa del carattere difficile e ipercritico non riuscì mai a integrarsi nella società austriaca. Chiuso nel suo mondo di pensieri e ideali, e tanto irrequieto da cambiare frequentemente casa, Beethoven compose a Vienna la maggior parte delle sue opere, tra cui le nove sinfonie che lo hanno consacrato come uno dei grandi della musica classica. Inizialmente, però, molte delle sue composizioni apparvero troppo innovative al pubblico viennese dell'epoca. Quando morì nel 1827, Beethoven era già sordo da quasi venticinque anni.

Theodor Billroth (1829-1894). Eminente chirurgo di origine tedesca (nacque infatti a Rügen, un'isola nel Baltico), Billroth è stato tra i protagonisti della rinomata scuola viennese di medicina ed è considerato uno dei fondatori della moderna chirurgia intestinale. Gli annali scientifici annoverano molti suoi interventi su feriti di guerra.Johannes Brahms (1833-1897). Anche questo illustre musicista è un viennese d'importazione. Nato ad Amburgo, Brahms si stabilì definitivamente a Vienna nel 1862 assumendo la direzione dell'orchestra della Gesellschaft der Musikfreunde (Associazione degli amici della musica). Come compositore si dedicò prima ai Lieder e alla musica da camera, poi a forme musicali più articolate come i concerti e le sinfonie. Fu un convinto assertore del classicismo e si occupò in veste di ricercatore anche della musica popolare.Heimito von Doderer (1896-1966). Conosciuto soprattutto per i suoi romanzi, tra cui spiccano La scalinata e I demoni, questo scrittore originario di Weidlingau, a pochi chilometri da Vienna, agli inizi della carriera si dedicò alla lirica e ai racconti. Doderer è stato un attento osservatore della società austriaca e ne ha rigorosamente raccolto e illustrato gli umori.Sigmund Freud (1856-1939). Il padre della psicanalisi teorica e pratica era un medico austriaco originario della Moravia. Dopo essersi laureato a Vienna, approfondì i suoi studi a Parigi per poi tornare nella capitale austriaca e sviluppare le sue teorie e tecniche psichiatriche basate sull'ipnosi e l'interpretazione dei sogni. Criticato e frainteso da più parti, Freud resta comunque una pietra miliare per gli studiosi dell'inconscio e ha influenzato vari campi, dall'antropologia alla filosofia, l'arte e la cultura in generale. Nel 1938 dovette emigrare a Londra per sottrarsi alla persecuzione degli ebrei.Franz Grillparzer (1791-1872). Nativo di Vienna, è considerato uno dei maggiori poeti e drammaturghi austriaci venuti alla ribalta dopo l'era del classicismo di Weimar. Tra le sue opere principali figurano L'ebrea di Toledo e il racconto autobiografico Il povero suonatore, un capolavoro del realismo psicologico dell'Ottocento. Diversi suoi drammi vennero rappresentati per la prima volta al Burgtheater di Vienna.Franz Joseph Haydn (1732-1809). Nativo di Rohrau, pochi chilometri a sud-est di Vienna, e di umili origini, ha avuto le sue prime esperienze musicali come corista nella cattedrale viennese di Santo Stefano. Contrariamente ad altri geni musicali come Mozart e Beethoven, Haydn conobbe subito grandi successi, prima come maestro di cappella al servizio del principe Esterhazy e successivamente come compositore a Vienna, Parigi e Londra. La sua ricca produzione comprende tra l'altro 108 sinfonie, 68 quartetti per archi, 60 sonate e 3 concerti per pianoforte, 5 concerti per organo, 13 opere liriche e 14 messe.Friedensreich Hundertwasser (nato nel 1928). Pittore e grafico contemporaneo amato per la sua estrosità, si chiama in realtà Friedrich Stowasser ed è un viennese purosangue. Le sue opere sono caratterizzate da motivi ornamentali in colori sgargianti, spesso ispirati a spirali e labirinti. Hundertwasser, il cui pseudonimo significa «Ricco di pace Centoacque», è noto anche per i suoi interventi in architettura. A Vienna si possono ammirare la Hundertwasserhaus ed il museo KunstHausWien, a Bärnbach, in Stiria, la singolarissima chiesa di Santa Barbara.Gustav Klimt (1862-1918). Klimt è sinonimo di Jugendstil, la definizione tedesca per lo stile Liberty. Pittore e disegnatore originario di un borgo alle porte di Vienna, nel 1897 fu tra gli artefici del movimento detto Wiener Secession ed ebbe anche una tangibile influenza sulla Scuola di arti e mestieri. Tipiche della sua arte le eleganti figure femminili in chiave astratta.Karl Kraus (1874-1936). Originario della Boemia, questo scrittore, poeta e linguista austriaco si è distinto come moralista, acuto osservatore della società e critico culturale, pubblicando numerosi aforismi satirici, epigrammi, saggi e poesie. Il dramma Gli ultimi giorni dell'umanità del 1932 esprime la vocazione pacifista che fece di Kraus un convinto avversario del nazismo.Fritz Lang (1890-1976). È stato uno dei primi grandi maestri del cinema, autore di famose pellicole espressioniste come Il dottor Mabuse, Metropolis e M. il mostro di Düsseldorf. Dopo i primi anni di lavoro in Germania, Lang nel 1934 emigrò a Hollywood dove girò vari film a sfondo psicologico.Franz Léhar (1870-1948). Nato in Ungheria, mise presto radici a Vienna rivelandosi come uno dei principali compositori di operette del regno austro-ungarico rielaborando gli schemi di Johann Strauss figlio. La sua celebre Vedova allegra venne rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1905.Adolf Loos (1870-1933). È stato uno dei maggiori architetti austriaci del XX secolo. Originario di Brno, si formò a Chicago dove sviluppò uno stile architettonico molto sobrio ed essenziale. Tornato a Vienna, si contrappose agli artisti della Secessione. Loos ha firmato vari edifici viennesi, tra cui la Loos-Haus nella Michaelerplatz.Johann Nepomuk Nestroy (1801-1862). Poeta e attore di teatro viennese, è stato quasi sempre interprete di pièce scritte di proprio pugno. La sua predilezione andava alle commedie popolari, alle farse come Il talismano ed alle parodie (Giuditta e Oloferne).Egon Schiele (1890-1918). Nato a Tulln, una cittadina sulle rive del Danubio a ovest di Vienna, è annoverato con Klimt e Kokoschka tra i maggiori pittori austriaci di fine Ottocento. Partendo dall'esperienza della Secessione, nel corso della sua breve vita sviluppò uno stile espressivo molto efficace, a metà strada tra il tragico ed il grottesco.Romy Schneider (1938-1982). Della famosa attrice cinematografica austriaca, il cui vero nome era Rosemarie Magdalena Albach-Retty, è tuttora vivo il ricordo dell'interpretazione fornita nel ruolo di Sissi, imperatrice d'Austria.Arnold Schönberg (1874-1951). Pioniere della musica dodecafonica, il compositore ha vissuto tra Vienna, la sua città natale, Berlino e gli Stati Uniti, dove si trasferì dopo l'avvento del nazismo. Schönberg si ispirò a Wagner, Brahms, Mahler ed agli espressionisti del Cavaliere Azzurro, il movimento artistico al quale contribuì anche come pittore. Tra le sue opere figurano, oltre a numerosi Lieder, Pelléas et Mélisande, La mano felice e l'incompiuta Mosé e Aronne.Franz Schubert (1797-1828). Nato a Lichtenthal, alle porte di Vienna, e scomparso in giovane età, è stato il più grande autore di Lieder di tutti i tempi. Nel corso della sua breve e intensa vita ne scrisse ben 600, oltre a 8 sinfonie, 6 messe e varie opere, ouverture e brani di musica da camera e per pianoforte e violino. Tra i capolavori del musicista, passato presto dal classicismo al romanticismo più puro, spiccano la 4ª sinfonia (Tragica), il Quintetto della trota e i «Lieder» Margherita all'arcolaio, A Mignon e Il re degli elfi.Franz von Suppé (1819-1895). Il vero nome di questo musicista nato a Spalato era Francesco Ezechiele Ermenegildo Suppe Demelli. Rifacendosi a Offenbach e alla tradizione tedesca, compose varie sinfonie e ouverture, ma soprattutto operette come Cavalleria leggera, Boccaccio e La bella Galatea.Johann Strauss padre (1804-1849). Viennese di nascita e di spirito, è stato il grande pioniere del valzer. Dopo aver iniziato la sua carriera come violinista e maestro di cappella, fondò nel 1825 una propria orchestrina da ballo che sarebbe presto diventata un'orchestra sinfonica. Chiamato a corte come maestro di ballo, compose più di 150 valzer (tra cui Loreley e Il valzer della Bajadera), polche, quadriglie e marce, di cui la più famosa è la Radetzky-Marsch del 1848.Johann Strauss figlio (1825-1899). Continuando l'opera paterna, il giovane Johann Strauss si è laureato re del valzer viennese con melodie indimenticabili come Il bel Danubio blu, Valzer imperiale e Sangue viennese. Successivamente si dedicò con successo all'operetta, componendo tra l'altro Il pipistrello, Una notte a Venezia e Lo zingaro barone. Strauss junior era molto apprezzato anche oltreoceano, tanto che venne invitato in America per il centenario dell'indipendenza degli Stati Uniti.Otto Wagner (1841-1918). Nato a Penzing, nella periferia viennese, è stato uno dei massimi innovatori ed esponenti dell'architettura ed urbanistica austriaca dell'Ottocento. Partendo dallo storicismo, Wagner si accostò allo Jugendstil (Liberty) con il movimento della Secessione e sviluppò poi uno stile più essenziale e razionale. Tra le sue opere viennesi meritano particolare attenzione la Casa di maiolica sulla Linke Wienzeile, la Cassa di risparmio postale ed alcuni padiglioni della metropolitana.

L'elenco dei Viennesi famosi si protrae : il regista cinematografico Billy (Samuel) Wilder, emigrato a Hollywood e diventato cittadino americano, i filosofi Karl Popper e Ludwig Wittgenstein, il pianista e compositore Friedrich Gulda, il fisico Erwin Schrödinger, vincitore del premio Nobel nel 1933, il compositore Anton Webern, contemporaneo e amico di Schönberg, il pittore Moritz von Schwind e lo zoologo Konrad Lorenz, insigne studioso dei comportamenti animali.