Storia dei computer Sinclair 2

ZX-Spectrum è un grande successo commerciale. Unisce le soluzioni originali dello ZX-81 con maggiore potenza e supporto per il video a colori. Spectrum monta un processore Zilog Z-80A a 3,5MHz di clock, 16KB di ROM e ha configurazioni da 16 oppure 48KB di RAM. Può visualizzare grafica a 256 x 192 punti e registrare i dati su cassetta a velocità quattro volte superiori rispetto allo ZX-81.

 

Introdotto sul mercato nel marzo del 1981, Sinclair ZX-81 viene venduto in 500.000 esemplari nei primi 12 mesi. Dal luglio '82 il computer comincia a essere prodotto su licenza anche negli Stati Uniti, commercializzato con il nome di Timex 1000.

Nell'anno successivo Sinclair avvia la progettazione di un computer con capacità di visualizzazione a colori, audio e memoria più adeguata a sofisticati programmi. Sviluppato con il nome di progetto ZX-82, il computer è messo sul mercato con il nome di ZX-Spectrum, al prezzo di 125 sterline. Spectrum è subito un grande successo: prodotto in due versioni da 16 e 48K (la prima espandibile nella seconda) ha una tastiera a membrana realizzata con tasti in gomma, visualizzazione stabile sullo schermo, grafica da 256 x 192 punti a sei colori con due livelli di luminosità e lampeggio. Con la semplicità dello ZX-81 e l'aggiunta di nuove funzionalità, Spectrum è un ottimo mezzo per imparare il Basic, ma è anche il primo computer Sinclair che può essere usato per fare qualcosa di più impegnativo. I programmi software, prodotti inizialmente da Psion (azienda che in seguito si distinguerà nello sviluppo dei computer palmari), sono: vu-calc (foglio elettronico), vu-file (database), vu-3d (un software per modellare e visualizzare oggetti tridimensionali) e un simulatore di volo.

Oltre alla ZX-Printer lo Spectrum supporta altre due espansioni. La ZX-Interface 1 aggiunge una porta seriale di comunicazione RS232 e una periferica di memoria di massa unica dei sistemi Sinclair: lo ZX-microdrive. Esattamente come la ZX-Printer rende disponibile a basso costo un sottoinsieme delle funzionalità di una comune stampante, il microdrive offre in forma ridotta le capacità dei drive per floppy disk. Una meccanica ai minimi termini (in pratica un motorino con il capstan montato sull'asse del rotore) fa passare un nastro senza fine davanti a una testina di derivazione audio che lo legge in una dozzina di secondi. Contenuti in fragili cartucce questi nastri surrogano, sia pure con prestazioni modestissime, le capacità d'accesso casuale dei dischi. Le cartucce hanno la capacità di circa 85 KB, sono costose e scarsamente affidabili, ma questo non è un problema dal momento che i normali drive hanno costi 3-4 volte superiori alla periferica Sinclair. L'Interface 1 introduce inoltre una semplicissima rete locale a bus pensata per equipaggiare le aule didattiche. 

Un'altra espansione, ZX-Interface 2, presentata in seguito mira a recuperare, sia pure tardivamente, l'handicap dello Spectrum nei videogiochi: un'applicazione a cui Sinclair non sembra aver pensato in fase di progettazione. La periferica aggiunge due connettori per joystick e uno slot per cartucce ROM: le interfacce che sono in dotazione agli home computer concorrenti di Commodore e Texas Instruments. L'idea di acquistare software su cartuccia non fa presa sugli utenti: per lo Spectrum c'è già molto economico software su cassette (soprattutto pirata) e la scelta dei titoli su cartuccia è troppo limitata. L'interfaccia joystick più diffusa resta quella prodotta dalla società indipendente Kempston.

Spectrum è un grande successo e su di esso lavorano decine di medie e piccole aziende informatiche che realizzano software e periferiche e che vendono i propri prodotti per corrispondenza, pubblicizzandoli sulle riviste specializzate. Un successo che giustifica la lunga serie di restyling realizzati da Sinclair e poi da Amstrad sulla stessa architettura. Il primo aggiornamento, Spectrum +, aggiunge una tastiera più efficace. Il secondo, più radicale, Spectrum 128, porta a 128KB la memoria RAM, aggiunge un chip audio dedicato e un nuovo Basic. Computer Spectrum vengono prodotti fino al 1990, anche dopo il passaggio ad Amstrad delle attività Sinclair. Quando, nel 1986, Amstrad prende in mano la produzione Sinclair ha già venduto, almeno secondo le stime, circa 4,5 milioni di computer Spectrum.

Nell'82 Sinclair avvia un progetto per realizzare un computer tecnologicamente più evoluto dello Spectrum: un sistema 'quasi portatile' ma soprattutto adatto a una fascia di utenti diversa da quella degli studenti e appassionati. E' il Sinclair QL: un computer pubblicizzato come professionale e offerto con una ricca dotazione di programmi (una sorta di suite Office ante litteram realizzata da Psion): Abacus (foglio elettronico), Archive (database), Quill (word processor), Easel (business graphic). Il QL ha un hardware molto diverso dalla serie ZX: ha un processore Motorola 68008, 128 KB di RAM e due lettori integrati per microdrive (con un formato di scrittura incompatibile con quello precedente e capacità di circa 100 KB). Il linguaggio disponibile sulla macchina è il Superbasic, che si affianca al sistema operativo QDOS, operante in multitasking.

Presentato anticipatamente nel febbraio 1984 - si dice per contrastare il lancio americano dell'Apple Macintosh - QL suscita un grande interesse nel pubblico, ma anche fortissime aspettative che non verranno corrisposte. QL è un clamoroso insuccesso per Sinclair che mette a nudo i difetti di un'azienda cresciuta troppo in fretta. Le difficoltà di messa a punto del computer, il rilascio incompleto e con grave ritardo, sono fatali per il QL che per giunta, al prezzo di 399 sterline, appare agli utenti molto meno conveniente dei precedenti modelli. Sinclair Research, che nel frattempo ha seguito l'estro creativo del suo presidente e si è impegnata nella produzione di TV flat-panel (5 milioni di sterline d'investimento, piani oltre il milione di unità e solo 15mila vendute) e nell'ancor più futuristico triciclo elettrico C5, non è affatto pronta a fronteggiare la prima grave crisi della sua storia. Nell'85 chiude negli Stati Uniti Timex (che produce su licenza i prodotti Sinclair) ed entra in crisi Prism, il principale distributore del Regno Unito. Sinclair deve svalutare gli inventari: il QL viene venduto a metà prezzo, modelli Spectrum già obsoleti sono ceduti in stock a Dixon. Per garantirsi da sorprese, Dixon impone a Sinclair di non rilasciare per molti mesi alcun nuovo prodotto. Così, nell'aprile dell'86, quando i suoi computer sono all'apice della diffusione, Sinclair è sull'orlo del fallimento. Per scongiurarlo, la società cede ad Amstrad per 5 milioni di sterline tutte le attività nei computer. Con la cessione si conclude anche la produzione del QL: in totale ne sono stati venduti circa 150.000 esemplari.

Tagliati i rami secchi, Amstrad prosegue nello sviluppo dell'architettura dello Spectrum. Abbandonata ogni velleità di rincorrere la leadership tecnologica, Spectrum gioca un buon ruolo come competitor di 'primo prezzo' in un mercato che è ormai affollato da sistemi con capacità superiori: MSX, Commodore Amiga, Atari 520st, ecc. Amstrad realizza una versione del computer con il lettore a nastro integrato (Sinclair +2) e un'altra con un lettore per i dischi da 3" (Sinclair +3); quest'ultima resta sul mercato con lievi aggiornamenti fino al 1990, data in cui lo Spectrum va definitivamente in pensione. Con 8 anni di vita ufficiali, cloni prodotti per alcuni anni ancora nei Paesi dell'Est, Spectrum costituisce un caso unico nel campo dell'home computing.

Clive Sinclair torna a occuparsi d'informatica nel 1988 con il nuovo brand Cambridge Computers. Porta sul mercato lo ZX-88: un interessante portatile a pile con CPU Z80 e display LCD. Il mercato però è cambiato: ci sono i pc IBM-compatibili e molta più competizione tra i vendor in ogni settore. Gli utenti hanno finalmente capito che, oltre alle caratteristiche innovative dei prodotti, contano standardizzazione e qualità del supporto hardware e software sul mercato. Accolto positivamente dagli osservatori, ZX-88 si rivela una meteora. Alla società Sinclair Research resta la sola produzione dei veicoli elettrici: attività che viene portata avanti senza successo fino agli Anni 90, quando cessa definitivamente la produzione.

Ciò che resta di Sinclair Research è oggi un sito Internet (www.sinclair-research.co.uk) che dietro l'immagine sorridente di Sir Clive commercializza una radiolina in miniatura e un ausilio per portatori di handicap. (pt)

Appendice

 

 

L'innovativo lettore microdrive e l'Interfaccia 1 (da fissare sotto il computer Spectrum) surrogano le capacità dei lettori per floppy disk ad una frazione del loro costo. Le performance sono però proporzionate: solo 85KB di capacità per cartuccia e tempi di accesso/caricamento dati prossimi alla decina di secondi.


QL è l'ultimo dei computer di Sinclair Research. Basato su un processore a 16/32 bit è progettato per gli utenti professionali e dotato di software applicativo su cartucce microdrive. Il rilascio sul mercato avviene con mesi di ritardo e il sistema operativo ancora incompleto. Pur innovativo non avrà il successo sperato e sarà anzi una delle concause della fine dell'azienda. Tra gli utilizzatori più illustri del QL c'è Linus Torvalds, creatore di Linux: su questo computer, ancora quindicenne, soprirà la propria passione per l'informatica.

Prendendo in prestito il futuristico design del QL Sinclair realizza il primo restyling dello Spectrum (Spectrum+,  in foto). Nulla è mutato nell'architettura.


Nel 1986 Amstrad acquisisce da Sinclair le attività di produzione dei computer. Costruisce una serie di versioni aggiornate dello Spectrum fino al 1990. (Spectrum +2 in foto)
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