tammorra muta

TAMBURELLO e TAMMORRA

 

Di origine antichissima, si possono vedere nei musei statuine di sacerdotesse fenice con il tamburo a cornice in mano o nell'atto di suonarlo, era legato a culti lunari e ritenuto strumento essenzialmente femminile. E’ oggi diffuso in tutto il Mediterrane prende avvio dalla concia, con sale e allume, della pelle che per lo più è di capretto ma anche di coniglio e persino di gatto.Ancora bagnata, la pelle viene tesa su una cornice-ricavata da una stretta striscia di legno modellata a cerchio-e fissata intorno ad essa con colla e chiodi, a volte con l’aggiunta di un controcerchio di legno. Lungo la cornice, possono essere aperti degli alloggiamenti rettangolari in cui vengono inserite coppie di piattini metallici, battuti e temperati, assicurati mediante filo di ferro detti "rami", in loro assenza la Tammorra è definita muta. I costruttori usano decorare lo strumento con piccoli motivi floreali dipinti lungo la cornice o con scene di argomento cavalleresco affrescate sulla pelle.

Mosaico pavimentale raffigurante un suonatore di tammorra (100 a. C.) - Pompei

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