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Storie brevi: Anna

Dal momento che siete in tanti (ragazzi e ragazze) a chiedermi come faccio a sapere tante cose sul sesso, quale tipo di esperienze ho avuto, a che età ho avuto il primo rapporto ecc. ecc., a questi lettori voglio dedicare questa breve storia che vi lascerà scoprire qualcosa in più di me.

Finalmente era estate, io e la mia amica Anna avevamo terminato il secondo anno univerisitario e potevamo prenderci una breve vacanza. Anna era, ed è tutt'ora la mia migliore amica. Alta 1.78, un casco di riccioli d'oro lunghi oltre le spalle, un corpo atletico (all'epoca faceva pallacanestro), gambe lunghe, spalle larghe e un culetto piccolo e sodo da fare invidia a Naomi Campbell facevano di lei la più bella ragazza di tutta l'università e la più desiderata.
Nonostante i suoi lineamenti dolci e aggraziati, quel viso delicato da cerbiatta nascondeva un carattere e un temperamento da uomo. Anna era una vera e propria maschiaccia, da sempre preferiva stare in compagnia dei ragazzi piuttosto che delle compagne di scuola. Con i ragazzi Anna faceva di tutto: alzare il motorino su una ruota, truccare il motorino per mandarlo più veloce e qualche volta addirittura guardare i giornalini o le videocassette porno. Io ero la sua unica e migliore amica con la quale di tanto in tanto amava trascorrere le giornate insieme per tornare nell'universo femminile.
La sua prima esperienza sessuale la ebbe prestissimo, all'età di 13 anni, ma fu durante il liceo che ebbe le avventure più erotiche di cui io abbia mai sentito parlare. Durante i 5 anni di scuola media superiore si fece (in ordine sparso) un bidello, giovane e bellissimo, un professore (per la cronaca quello di educazione fisica) e circa una trentina di ragazzi più o meno della stessa età. Se un ragazzo o un uomo le piacevano, era lei a fare la prima mossa e in quanto al sesso non si tirava mai indietro, anzi , spesso era proprio lei a pretenderlo.
Ben presto però questa spontaneità le causò qualche problemino. Ovviamente le voci e le malelingue correvano e in breve tempo tutta la città sapeva chi era Anna e cosa faceva quando usciva con i ragazzi. Anche ai genitori erano giunte alcune brutte voci sulla loro unica figlia e quindi per certi periodi non la facevano uscire per settimane. Fu proprio in quel periodo che diventammo intime amiche e potemmo conoscerci meglio. 
Io adoravo passare i pomeriggi a casa sua per sentire i suoi racconti erotici e le sue esperienze sessuali. Fu proprio lei a insegnarmi tutto e a far nascere in me la gioia per il sesso, la passione per l'erotismo, la voglia di vivere la mia sessualità senza pudore. 
Passato il liceo Anna poté trasferirsi insieme a me in un'altra città per seguire i corsi universitari e in quel periodo visse, io credo, il periodo più casto della sua vita. Lo studio ci rubava parecchio tempo libero e siccome io ero una pigrona erano rare le sere che facevamo baldoria con gli amici e con i rispettivi ragazzi. 

Solo l'estate le riportava felicità e gioia di vivere.
Un'estate mi convinse ad andare con lei in campeggio in Corsica. I genitori di Anna le avevano regalato una moto così decidemmo di fare il viaggio insieme. Avevamo piazzato la tenda in un camping vicino a Ile Rousse. 
Anna era in forma smagliante, sprizzava energia e voglia di vivere da tutti i pori della pelle. Anche io ora che ci penso non ero male: altezza 1.75, capelli lunghi castani, natiche sode (all'epoca senza cellulite)…. Si ero proprio carina!
Era Agosto e faceva molto caldo così andammo in Paese a prendere un gelato. Ad Anna piaceva fare l'esibizionista e quel giorno era proprio in vena poiché si mise a leccare il gelato in cono imitando alla perfezione una fellatio come probabilmente aveva visto fare in qualche film hard. 
Stavamo passeggiando lungo la banchina del porto in costume da bagno e naturalmente la performance di Anna scatenò l'attenzione di tutti gli uomini che ci vedevano. Ad un certo punto notai un cartello che invitava i turisti a trascorrere una gita in barca a vela. Mi avvicinai e sbucò un giovane che ci propose di fare un giro in barca ad un prezzo modesto. Per salvarci dagli sguardi ormai indiscreti e dai commenti della gente che aveva assistito allo show della mia amica, salimmo a bordo senza esitare.
Il comandante, Alain, era un ragazzo di 27 anni con la passione della vela. parlava bene l'italiano e l'inglese. In estate si guadagnava la giornata portando in giro i turisti. Era belloccio ma decisamente non era il mio tipo. 

 Il suo aiutante invece, David, aveva 28 anni , era figlio di un diplomatico inglese e di madre giamaicana ed era di una bellezza sconvolgente. Alto 1.85, di colore, aveva un fisico perfetto e si intuiva subito che quei muscoli erano scolpiti da madre natura piuttosto che dalla palestra. 
David parlava molto bene il francese per cui riuscimmo a intenderci subito senza problemi con tutti e due. 
I ragazzi ci dissero di andare a prua a prendere il sole e noi obbedimmo. Anna era eccitatissima e mi ringraziò per averla portata in barca. Naturalmente aveva già messo gli occhi su David e me lo disse apertamente. 
Hai visto com'è bello? Hai visto che fisico?
- continuava a chiedermi. E poi ancora: Chissà com'è nudo, lo sapevi che i neri lo hanno più grosso dei bianchi? 
Si ne ho sentito parlare ma non sono sicura che sia vero
- le risposi. 
Ho sempre sognato di farlo con un nero, mi disse lei. Non avevo alcun dubbio - ribattei; ad ogni modo da quando ho visto alcuni film con Denzel Washington ora i neri piacciono anche a me, le confidai.
Davvero? Allora scopiamocelo! Esclamò senza indugio.
Cosaaaa?? Urlai a squarciagola… Non sarai impazzita, vero??
Mentre Anna si toglieva il pezzo di sopra arrivò David a portarci due tazzine di caffè. David le fece i complimenti per il fisico e le disse che aveva dei seni meravigliosi. Anna ricambiò il complimento e gli chiese se poteva prendere il sole in nudo integrale. Ovviamente David l'autorizzò senza pensarci due volte e aggiunse che poteva fare quello che voleva. Anna si sfilò il bikini e mostrò i riccioli biondi del pube. Adoro stare nuda, gli disse, sono completamente a mio agio,……mi sento libera.
Mi fa piacere! rispose lui.
Io naturalmente ero senza parole così inventai una scusa e mi recai in bagno togliendo il disturbo. Alain era sempre al timone e mi disse che in 20 minuti saremmo giunti in una piccola baia dove avremmo potuto fare il bagno. Facemmo conversazione per un quarto d'ora, poi Alain mi pregò di prendere il timone perché doveva andare a prua a sistemare il fiocco. Dalla postazione del timoniere non si poteva vedere cosa stava accadendo sul ponte. Quando Alain tornò nel pozzetto di comando si mise a ridere in modo isterico e mi pregò di andare a prua per dargli conferma di ciò che avevano visto i suoi occhi un'istante prima. Di corsa andai a vedere cosa era successo e vidi la mia amica che stava leccando il pene di David così come aveva fatto un'ora prima con il gelato al porticciolo. 

Teneva l'asta con una mano e ad occhi chiusi leccava tutto il pene dal basso verso l'alto con un movimento lentissimo, come se volesse assaporare ogni millimetro quadrato della pelle. David si accorse della mia presenza così invitò Anna a fermarsi ma quest'ultima era presa da una tale passione che non aprì neppure gli occhi continuando indisturbata la sua opera. Quando tornai indietro Alain sorrise e mi chiese se anche io ero brava come la mia amica. No… - risposi - lei non ha rivali in questo campo
Ero imbarazzatissima.
Lascia che sia io a giudicare fammi vedere come lo sai fare tu - rispose lui. Il cuore mi batteva fortissimo, ero terrorizzata. Non sapevo cosa rispondere poi gli dissi: forse te lo mostrerò ma prima dobbiamo fermarci in baia.
Ok, giusto! disse lui
Ad un tratto arrivarono Anna e David a poppa. Alain ordinò a David di calare l'ancora mentre io presi Anna per la mano e la trascinai in cabina per parlarle. Tu sei pazza Anna ….ora hai messo nei casini anche a me! le urlai sottovoce nell'orercchio. Sai cosa mi ha chiesto Alain? Mi ha chiesto se sono brava anche io come te a fare i pompini. Non capisci quello che combini? le domandai. 
Paola ora calmati, la situazione è sotto controllo - mi rispose Anna. David è magnifico, è un bravo ragazzo, non devi aver paura e poi ha un cazzo eccezionale voglio che lo provi anche tu - disse ridendo.
Santo cielo Anna tu sei una ninfomane, replicai. Tu non ti rendi conto…..Tu sei pazza….
Si forse però lo devi provare anche tu quel cazzo enorme vedrai che ti piacerà! nel frattempo mi lavoro Alain così non ti disturberà più.
Non capivo se scherzava o se diceva sul serio. A quel punto urlai: No! Tu sei pazza io non farò niente del genere io vado a riva a nuoto e ti lascio sola, tu fai pure quello che vuoi.
Dai smettila! Lascia fare tutto a me non ti preoccupare - replicò Anna uscendo.

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