«Miseria e Nobiltà» è la più classica e la più nota delle commedie napoletane. La storia è ambientata nella Napoli di fine '800, i protagonisti sono: Felice Sciosciammocca, scrivano, e don Pasquale 'o salassatore, poveri in canna, che vivono alla giornata e che, per poter mangiare, sono costretti spesso a ricorrere al Banco dei Pegni. La loro triste situazione è anche motivo di lite fra donna Concetta, moglie di Pasquale, Pupella, loro figlia e donna Luisella, compagna di Felice; a causa di una di queste liti Peppeniello, figlio di don Felice, scappa di casa. Un inaspettato colpo di fortuna si presenta loro nei panni di un giovane nobile e ricco, il marchesino Eugenio, che è innamorato di una famosa ballerina, Gemma, e vorrebbe sposarla, ma i nobili parenti del giovane, negano il loro consenso, senza il quale, il padre di Gemma, don Gaetano, rifiuta di concedergli la mano di sua figlia. Così il marchesino propone a Felice e a Pasquale di presentarsi in casa di don Gaetano, fingendo di essere i nobili parenti del giovane, e di dimostrare al padre di Gemma che la sua famiglia è favorevole alle nozze.
Peppeniello si reca proprio a casa di don Gaetano per chiedere un lavoro a Vincenzo il cameriere, il quale, per farlo rimanere lo presenta al padrone come suo figlio. Don Gaetano, che sta preparando la festa per il compleanno della figlia, vedendo Felice, Pasquale, Concetta e Pupella vestiti in abiti eleganti e sicuri di sé crede alla storia raccontata dai quattro, e acconsente al matrimonio. Ottiene anche il privilegio di avere a pranzo i suoi nobili ospiti. Ospite inatteso è anche Luigino, figlio di don Gaetano e innamorato di Pupella. Tutto sembra filare liscio, ma una brutta sorpresa aspetta don Felice: la sua vera moglie donna Bettina è la cameriera personale di Gemma e, scopertolo lo minaccia per farsi dire dove si trova loro figlio. Questi si presenta nel mezzo del battibbecco e stupisce i due dicendo: "Vincenzo m'è padre a me!".
Si sono da poco spenti gli echi della festa, quando Felice
ritrova Bettina e le chiede perdono, pregandola di tornare da lui e Bettina, sebbene
non ancora convinta, accetta. La storia a questo punto si complica con l'arrivo di
donna Luisella, anche lei travestita da nobile e decisa a partecipare all'inganno.
Tutto sembra perduto per il povero Eugenio, ma questi scopre che suo padre
il marchese Ottavio Favetti corteggia anche lei Gemma sotto lo pseudonimo di
Signor Bebè; messo alle strette, il marchese accetta di dare il suo consenso
alle nozze del figlio con Gemma. Alla fine don Gaetano scopre l'imbroglio, anzi gli
imbrogli orditi alle sue spalle, ma non gli rimane altro che benedire le unioni di
Eugenio e Gemma, di Pupella e Luigino e di Felice e Bettina.
Personaggi | Interpreti |
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Concetta | Manuela Esposito |
Pupella | Anna D'Amore |
Luisella | Caterina Ricciardi |
Don Gioacchino | Luigi Galano |
Luigino | Antonio Tommasone |
Don Pasquale | Roberto Galluccio |
Peppiniello | Sebastiano Gaeta |
Felice | Nello Pagliuca |
marchesino Eugenio | Mirko Tommasone |
Vincenzo | Francesco Gaeta |
Gaetano Semmolone | Marco Preziosi |
Biase | Raffaele Del Franco |
Ottavio Favetti | Adriano Picariello |
Gemma | Laura Ricciardi |
Bettina | Fiorella Lombardi |
Cuoco | Antonio Del Franco |
Cuoco | Antonio Gaeta |
Regia |
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Nicoletta De Girolamo Filippo Fiorentino Elvira Mattei |
hanno collaborato | |
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Scenografie | Alessandra Maddaloni |
Costumi | Orsola Galasso |
Trucco | Paola Maddaloni Elena Spiniello |