Intervista a Claudia Pandolfi:

Ma non c'è una donna nella versione teatrale di Naja…

E' la stessa cosa che ho detto a Longoni, perché anch'io avevo visto a teatro Naja. Poi
però Angelo ha voluto aggiungere un personaggio femminile, o meglio ha deciso di
materializzare la donna che è a teatro ed eccomi qui.

Quando ha visto Naja in teatro le è piaciuto?

Molto, infatti sono stata contenta di potere accettare questa parte.
E' molto divertente il fatto che lei gli altri attori non li ha nemmeno incontrati'
Si, perché il ruolo prevedeva che fossero consegnati in caserma, quindi io non li ho quasi
visti.

Come sceglie i personaggi da interpretare?

In base a una buona sceneggiatura e se si crea una complicità col regista. Nessuno, infatti,
da un testo può capire se questo diventerà o meno un buon film.

Quanto è importante il rapporto con il regista?

Fondamentale, altrimenti non riesco a dare molto sullo schermo. Io sono un "animale da set".
Mi diverto moltissimo.

Con Longoni è scattato questo feeling?

Certamente, altrimenti non avrei accettato questa parte.

Lei non teme di imbruttirsi per i suoi ruoli, evitando così di rimanere relegata a un
clichè?

No, assolutamente. Io adoro i ruoli un po’ sexy, ma non me ne frega niente del rossetto
e non voglio rimanere legata a nulla in particolare. Più la parte è articolata e complessa, più mi piace.

Le piace il cinema?

E' un grande amore e vado molto spesso a vedere pellicole al cinema. Ho una personalissima
Pagellina con tutti i voti che do ai film. Di film italiani, però, non ce ne sono moltissimi….

Quali film italiano le sono piaciuti?

Il carniere è quello che forse preferisco insieme a Ovosodo. E' stato davvero un bel film da andare a vedere.
Io credo che in Italia ci siano ancora delle grandi potenzialità perché abbiamo
ottimi attori, ottimi registi e ottimi sceneggiatori.

Un' attrice che ama?

Uma Thurman.

C'è un ruolo che ha visto recitare da qualche altra attrice e che le sarebbe piaciuto
interpretare?

Si, quello di Milla Jovovich ne Il quinto elemento anche se il film non mi ha colpito favorevolmente. Poi c'è quello di Lolita per il quale sono troppo anziana e nel quale
Dominique Swain mi è sembrata fantastica.

E quale parte diversa dal suo modo di recitare?

Ce ne sono molte: Demi Moore in G.I.Jane ha un modo di recitare molto interessante così come Geena Davis in Spy o Robin Wright Penn in She's so lovely.

Si sente in qualche maniere cambiata dal successo?

Io sono stata presa dal fuoco sacro del cinema e desidero recitare. Ho cambiato la mia
giornata tipo, ho modificato le mie abitudini, ma spero di non dovere mai rinunciare
a quello che ritengo conti veramente nella vita come il rapporto con la mia famiglia,
col mio fidanzato, con gli amici…
Cerco di vivere il lavoro in maniera distaccata.
Quando chiudo la porta di casa è finito. Io ho la mia vita e desidero solo trovare un
"giusto mezzo" tra cinema e vita privata. Non so cosa mi riserverà il domani, ma cercherò
di mantenere una certa stabilità mentale che mi impedisca di rinunciare a ciò che sono e a
quello che faccio. Non voglio che il lavoro diventi per me una droga cui è impossibile
rinunciare.

        Marco Spagnoli

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