Le dispute sulla paternità dell'invenzione


La notizia dell'invenzione di Manzetti corse per il mondo intero e fu diramata dai giornali di ogni continente. Il 21 ottobre 1865 anche l'"Eco d'Italia" - giornale in lingua italiana pubblicato a New-York - annunciava la notizia.

Insieme alla scoperta di Manzetti, come si vedrà qui di seguito, il giornale italo-americano concedeva ampio spazio alle rivendicazioni di un emigrante fiorentino - tale Antonio Meucci - che asseriva di essere arrivato alle stesse conclusioni del valdostano.

Vari articoli dell'epoca...

Le prove di meucci e di manzetti...

La visita misteriosa...

I numerosi processi...

Queste vicende, tanto curiose quanto significative, possono essere sufficienti per capire che Bell e Meucci, i due principali "contendenti" di Manzetti, sono da considerare successivi alle sperimentazioni e alla scoperta dell'inventore valdostano.

Indubbiamente, malgrado le numerose dispute, gli italiani Manzetti e Meucci non guadagnarono nulla dalla loro scoperta. Entrambi morirono infatti in povertà. Chi riuscì a trarre vantaggi dall'invenzione del telefono fu soltanto Bell, che in pochi anni seppe crearsi un impero finanziario: la "American Bell Telephone", azienda che nel corso del tempo ha saputo ritagliarsi uno spazio commerciale molto importante. Oggi la creatura di Bell, il cui nome attuale è "AT&T" (American Telephone and Telegraph), è considerata la più grande compagnia telefonica del mondo).

 

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