Il vero inventore del telefono


Innocenzo Manzetti E' paradossale che ancora oggi, dopo quasi un secolo e mezzo dall'invenzione del telefono, si debba ancora porre in dubbio la paternità di questo apparecchio, ormai diventato parte integrante della nostra vita quotidiana. Ma, come è noto, la nebbia che avvolge i misteri della storia copre ancora molte vicende dell'umanità. A prescindere comunque dalla soluzione dell'enigma sulla paternità del telefono, ciò che è certo è che esso è frutto dell'ingegno italiano.

Alla voce "telefono" tutte le enciclopedie e i testi scientifici associano il nome di Antonio Meucci, o al massimo citano la storica disputa tra questi e l'americano Alexander Graham Bell. E' comunque Meucci che viene universalmente riconosciuto come inventore dell'apparecchio che rivoluzionò la comunicazione mondiale dell'era moderna. Ma fu veramente il fiorentino Meucci ad inventare il telefono? Non è una domanda casuale, perché vi è un altro italiano, il valdostano Innocenzo Manzetti (Aosta, 1826-1877), a cui con ogni probabilità dovrebbe essere attribuita l'invenzione del primo apparecchio capace di trasmettere la voce e i suoni a distanza.


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