LA VITA DI INNOCENZO MANZETTI
Manzetti Innocenzo nacque ad Aosta nel 1826 ed ivi morì nel 1877.
Geniale inventore valdostano si occupò di acustica, d'idraulica, di elettricità, di meccanica e di astronomia. Sicuramente si deve a lui l'invenzione del telefono nel 1864.
Il valdostano Innocenzo Manzetti precorse con largo
anticipo tutti coloro che contribuirono all'invenzione del telefono, riuscendo ad
approntare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni
Cinquanta dell'Ottocento.
Molto prima di Antonio Meucci (1871) e
di Alexander Graham Bell (1876), coloro che oggi vengono unanimemente
riconosciuti comeinventori del telefono.
La
sensazionale scoperta di Manzetti ebbe un notevole risalto
internazionale grazie ad una serie di articoli apparsi su
alcuni giornali italiani, francesi ed americani del 1865-1866, in seguito alla
presentazione pubblica della sua invenzione. Purtroppo nonostante questi avvenimenti
inconfutabili, il nome di Manzetti non ha mai avuto la possibilità di imporsi con
decisione nella storia delle telecomunicazioni e nel mondo scientifico.
Diversi sono stati i motivi che hanno
relegato nell'oblìo l'inventore. Basti pensare alla sua morte
prematura (a soli 51 anni ed appena un anno dopo il brevetto di Bell), che gli
impedì di difendere in prima persona la sua priorità. Oppure al fatto che Aosta,
eccessivamente periferica all'interno del nuovo Regno
d'Italia, nonché investita di ben più gravi problemi di carattere
sociale ed economico, era praticamente esclusa dal dibattito culturale e
scientifico italiano ed internazionale che avrebbe potuto senza dubbio contribuire a
esaltare la sua invenzione.
Di conseguenza gli indiscutibili meriti di Manzetti nell'invenzione del telefono sono
stati poco a poco dimenticati nel corso degli anni, fino a farne un personaggio
sconosciuto ai più, suoi concittadini compresi.