La rete ISDN

La convergenza fra servizi tradizionalmente separati, forniti da operatori tradizionalmente attivi in settori differenti, e la multimedialità, cioè l’annullamento della tradizionale distinzione tra servizi vocali, di trasmissione dati, di testi ed immagini, trova nell’ISDN (Integrated Services Digital Network) una tecnologia capace di essere una sufficiente porta d’accesso ai servizi integrati di comunicazione.

Si tratta di una rete commutata e utilizza l’infrastruttura in rame esistente della tradizionale rete telefonica.
È sufficiente un’unica presa standard, un unico cablaggio nella sede utente e un’unica linea d’accesso. La rete necessita di particolari modem che permettono velocità massima di trasmissione dell’ordine di 128 Kbit/sec.

I tipi di collegamento possibili sono due: accesso o interfaccia base, accesso o interfaccia primario.

Il primo costituito due canali a 64 Kbit/sec utilizzabili come due linee telefoniche indipendenti denominati "canale B" e da un canale a 16 Kbit/s per segnali o controlli denominato "canale D". Questo accesso termina presso l’utente con una borchia (NT) dal quale parte un cablaggio interno a quattro fili al quale possono essere collegati quattro terminali.

Il secondo è costituito in Europa da trenta canali B e un canale D a 64 Kbit/s corrispondenti ad una linea E1 a 2 Mbit/s.

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