La telefonia vocale via Internet

Di telefonia via Internet si parla dal 1995, esattamente un anno dopo l’esplosione mediatica e di utilizzo di Internet negli USA. La società israeliana Vocaltec per prima al mondo diffuse commercialmente un software che consentiva di effettuare telefonate attraverso Internet utilizzando un normale personal computer, dotato di microfono e cuffie.

Da allora questa tecnologia, sorta in ambito militare israeliano, si è notevolmente sviluppata tanto da rappresentare un nuovo punto chiave della telefonia fissa, apparentemente giunta al massimo grado di maturazione tecnologica, grazie all’affermazione imminente di una rete multimediale integrata e alle sempre più intense ibridazioni con la telefonia wireless. Via Internet si può telefonare utilizzando un personal computer munito di microfono e cuffie oppure con un normale telefono. Nel primo caso occorre collegarsi alla rete tramite connessione telefonica; nel secondo, invece, occorre comporre il numero assegnato dalla compagnia prescelta.

Esistono tre famiglie di software per telefonare via Internet:

Quelli che mettono in comunicazione i computer; programmi che consentono chiamate dal personal computer al telefono; quelli per apparecchi dedicati come Aplio o Web Video Phone.

La telefonia vocale via internet e` una delle ultime frontiere dell’innovazione tecnologica, ha la possibilità di prendere piede nella società poiché risponde all’esigenza, sempre più sentita (anche perché in qualche modo anticipata da Internet), di contenere l’importo totale delle bollette telefoniche. Infatti, l’Internet Telephony, conosciuto come VoIP (Voice on Internet Protocol), permette di telefonare anche verso un altro continente al costo di un’urbana o poco più. VoIP comprime in modo significativo le chiamate (in un rapporto 8:1) permettendo così che più pacchetti di dati siano trasmessi sullo stesso circuito.

I programmi più semplici, di prima generazione (PhoneFree, BuddyPhone, Rave2, NetMeeting), danno l’opportunità di dialogare Pc-to-PC, qualora siano entrambi dotati di scheda audio ed entrambi siano on line al momento dell’invio della comunicazione. L’unico programma a non richiedere quest’ultimo requisito è Media Ring che automaticamente connette tramite modem il computer acceso di chi sta ricevendo la chiamata. I programmi più complessi e completi (tra i quali famosi sono Internet Phone e soprattutto Net2Phone), invece, includono le comunicazioni Pc-to-Phone. I dati vocali sono spediti in distinti pacchetti che, una volta giunti a destinazione, sono ricostruiti nella voce originale del messaggio. Le chiamate Pc-to-Phone sono condotte su Ip finché raggiungono le centrali di commutazione di Net2Phone, ad esempio; da lì fino al telefono del destinatario sfruttano la rete telefonica ordinaria, quindi il costo è leggermente superiore a quello delle telefonate urbane. Gli utenti pagano, sempre con Net2Phone, 3,9 cents al minuto per chiamate negli USA e 5 cents al minuto verso gli USA da ogni altro Paese. Net2Phone si vanta di consentire a più di un milione di consumatori di chiamare su Internet risparmiando fino al 95% rispetto alle correnti bollette. L’altro lato della medaglia è costituito dalla non buona qualità dell’audio, causata dalla ancora limitata larghezza di banda: la qualità aumenta, dunque, utilizzando l’ISDN o l’ADSL. Nonostante venga garantita la TPQ (True Phone Quality), cioè la stessa qualità di ascolto dei normali telefoni, gli stessi siti dei programmi ammettono che essa può variare al variare della velocità di collegamento. L’ultima possibilità di sfruttare Internet al fine di tagliare i costi delle bollette (con una migliore qualità di ascolto) non necessita di computer, ma di apparecchi Aplio. Sia chi chiama sia chi riceve deve essere in possesso di questo gateway (da collegare alla tastiera del telefono) e di un abbonamento ad un Internet Provider. Il costo di 500.000 lire può essere in poco tempo ammortizzato dal forte risparmio sulle bollette. Un accenno alla situazione italiana: la copertura europea della telefonia web non è completa e al momento se si intende accedervi tramite provider dall’Italia, è possibile utilizzare la rete dell’azienda israeliana Deltathree, la quale gestisce un network proprio di orientamento del traffico telefonico e per le aree non coperte lo incrocia con la rete nella compagnia RSL Communications.

Appare evidente che la costruzione di reti dedicate, qualora il paese considerato, non ne disponga in modo capillare e integrato, pone problemi di interfacciamento tra le reti preesistenti e i nuovi service provider.

Ciò è particolarmente vero in Italia ma qualcosa si muove. Il primo operatore di telefonia via Internet in Italia è Blixer che si offre alla clientela business e nasce con una rete integrata di natura virtuale. Blixer non realizza scavi né posa di fibra ottica. La strategia, a nostro avviso migliore, sarà quella di investire nella fornitura di servizi a valore aggiunto come fa del resto Blixer. La fibra, con il local loop, diventerà una commodity e i prezzi di affitto di tali reti decresceranno rapidamente con l’aumentare della concorrenza. Ciò dovrebbe far decollare la telefonia via Internet anche in Italia.

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