ELETTROSMOG L' elettrosmog
è una parola composta derivata da: -
elettro da elettrico, dal francese électrique tratto
dal latino electrum, che significa ambra, dovuto al fenomeno
elettrico dello strofinamento. -
smog dall'inglese inquinamento atmosferico, che a sua volta
proviene dall'unione di smoke (fumo) e fog (nebbia). L'unione delle due parole a comporre elettrosmog significa inquinamento dell' atmosfera dovuta alle emissioni e alle radiazioni elettromagnetiche prodotte artificialmente tramite l'energia elettrica. Riguarda, quindi, le emissioni elettromagnetiche non ionizzanti a bassa frequenza (50 Hz), denominate ELF, extremely low frequency, e le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, ad alta frequenza, denominate RF e MO, Radiofrequenze e Microonde. L'elettrosmog è considerato, per la vita animale e vegetale, un importante agente d'inquinamento artificiale o tecnologico - Elettrosmog: normativa italiana e dibattito scientifico Negli
ultimi anni si assiste alla contrapposizione di schieramenti di
scienziati e di cattedratici, esprimendosi una parte a sostenere la
correlazione fra inquinamento elettromagnetico e malattie degli
uomini, degli animali e delle piante, e l'altra parte a sostenere il
contrario, cioè la completa inesistenza. Le
istituzioni pubbliche, in tutto il mondo, non tentano di indaga_ sull'
elettro smog, forse frenate dai poteri economici.
Le centinaia di documentazioni a sostegno delle malattie create dall'
elettro smog dovrebbero perlomeno far sorgere dei dubbi o far porre
delle domande sulla necessità di intervenire e verificare
attentamente. Certamente giocano situazioni non molte chiare e la
coscienza non sembra sia chiamata, in prima persona, a dare un
responso. In
Italia le varie leggi emesse hanno iniziato a costringere le ditte,
proprietarie dell' esercizio del trasporto dell' energia elettrica a
50 Hz, a delle modifiche migliorative ponendo dei limiti restrittivi.
La Legge è la n. 36 del 22 febbraio 2001 e riguarda: campi elettrici) magnetici ed elettromagnetici con frequenze comprese tra O Hz e 300
GHz. [art.
2 precisava una data di scadenza per fissare i dati tecnici della
Legge .
Il 4 settembre 2002 fu emanato il Decreto Legislativo n. 1983, più
conosciuto come Decreto Gasparri, nel quale erano fissate le norme per
realizzare le infrastrutture delle telecomunicazioni in relazione alla
Legge n. 443 del 21 dicembre 2001 e alla Legge Quadro n. 36 del 22
febbraio 2001. Il Decreto Gasparri riguarda i sistemi delle Per
le frequenze ELF non è ancora stato emanata alcuna disposizione di
legge, salve l'annuncio nei giornali della prossima emissione di un
Decreto con l'obiettivo di qualità definito in 10µT.
Una Commissione scientifica internazionale incaricata dal Ministero
dell'Ambiente redigeva un documento, reso pubblico nel giugno 2002,
nel quale erano fortemente criticati sia i metodi di formulazione
delle Leggi attuali sia i valori di riferimento in esse riportate,
esprimendosi nei confronti dei campi ELF con la dicitura: forse
sonc cancerogeni) "possibly" nella terminologia inglese.
Emissioni
elettromagnetiche non ionizzanti, di bassa frequenza a 50 Hz, ELF, extreme/y
/ow frequency, per interno, indoor; L'inquinamento elettromagnetico si diffonde in ogni luogo sia interno ai fabbricati sia esterno, in aria libera. Quello esterno è un inquinamento che riguarda l'atmosfera, mentre quello interno colpisce direttamente gli uomini, gli animali e le piante. Di seguito sono esposti i procedimenti per i rilievi negli ambienti chiusi) indoor. L'elettrosmog si suddivide in due parti ben precise: a)
emissioni elettromagnetiche non ionizzanti, di bassa frequenza a 50 Hz,
ELF, extremely low frequency, per interno, indoor; b)
radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, d'alta frequenza,
compresi gli elettrodomestici, denominati RF e M O, Radiofrequenze e
Microonde, per interno, indoor;
E' opportuno riportare le seguenti definizioni, per una migliore
comprensione : "Radiazioni ionizzanti:
sono onde elettromagnetiche di frequenza estremamente alta (raggi X e g), che
possiedono un' energia fotonica sufficiente per produrre la
ionizzazione (cioè per creare atomi o parti di molecole
elettricamente carichi positivamente e/o negativamente) rompendo i
legami atomici che tengono unite le molecole delle cellule. Sono
cancerogeni certi a qualunque livello d'intensità." "Radiazioni non ionizzanti:
è un termine generale per quella parte dello spettro elettromagnetico
in cui l'energia fotonica è troppo bassa per rompere i legami
atomici." Linquinamento elettromagnetico ELF per l'interno si presenta con diverse fonti: - proveniente dall'esterno del fabbricato; -
sorgente dall'interno. L'elettrosmog ELF proveniente dall'esterno è prodotto: 1. dalle cabine di trasformazione a bassa tensione, BT; 2. dai cavi di distribuzione, percorsi da quantità rilevanti di energia a bassa tensione BT, inferiori a 1 kV; Le
linee a tensione inferiore a 1 kV sono classificate dalle Norme CEI
64-8 come di categoria 1, mentre quelle superiori possono appartenere
alla categoria II e IIl. Le
emissioni a 50 Hz sono di forte intensità, ad onde sinusoidali con
molte armoniche, molto potenti. Non si fermano e possono essere
deviate solo con imponenti applicazioni. Come già precisato, l'azione
del campo elettrico e quella del campo magnetico, che compongono le
emissioni elettromagnetiche,
Questo valore di attenzione è stato fissato in 10m T nel Decreto di
prossima pubblicazione. La soglia di attenzione epidemiologica, indicata
dai ricercatori nelle molte sperimentazioni condotte fino ad oggi, è
di un'induzione magnetica di 0,2 mT6 (mic'roTesla), perché è
stato riscontrato un aumento di leucemia in associazione all'
elettrosmog di tipo ELF.
L'indagine sanitaria è stata condotta con metodi di tipo statistico. L'elettrosmog ELF sorgente all'interno dei fabbricati è prodotto: 1.
dall'impianto elettrico della struttura; 2.
dagli impianti del gas e dell' acqua e del riscaldamento, per
induzione; 3. dagli
utilizzatori situati all'interno e disposti nel bagno, nel salotto,
nella cucina, nella stanza da letto, dalla mini caldaia, da tutti gli
elettrodomestici, da tutti i componenti elettronici utilizzati, ad
esempio TV, PC, ecc., dagli impianti amplificatori, ecc. Per
tutti questi utilizzatori elettrici occorre, all' acquisto, richiedere
un tipo a bassa emissione di ELF. Da parte dell' acquirente è
opportuno, inoltre, ridurre le condizioni di coinvolgimento dell'ELF
durante l'esercizio, operazione possibile mettendo in atto le
necessarie precauzioni, evitando che il flusso radiante non investa
integralmente il corpo umano, o i suoi organi importanti. Altro non è possibile fare, se non quello dell'uso limitato all'indispensabile, specie per i bambini piccoli, che secondo le statistiche sono i maggiori soggetti a rischio di leucemia, unitamente alle persone anziane o debilitate.
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