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Come tutto Cebete, anche questa pagina vive e si evolve con il suo autore. Questi sono alcuni dei miei libri che mi permetto di consigliare a chi ha voglia di seguirmi. A un occhio attento possono anche delineare la mia personalità culturale, ma questo può interessare relativamente.

Certamente si tratta di libri che una persona di cultura (e un ragazzo/a che ha scelto di intraprendere gli studi liceali deve essere una persona di cultura!) non può non avere nella sua libreria.

Con questo non voglio esaurire lo scibile. Anzi, questa lista assomiglia alla celebre lista del bucato del Barbiere di Siviglia di Rossini e sicuramente fa torto a molti autori.
Ma questi sono i miei, per ora e non tutti.

Nelle mie giornate di lettore, infatti, percorro i boschi incantati della letteratura, della narrativa, della saggistica disegnando sentieri che sono miei. Non c'erano prima e forse non mi sopravvivranno (chi mai affiancherebbe la rivoluzione digitale al Faust?!), ma questo ritengo sia il compito di ogni uomo di cultura: disegnare sempre nuovi sentieri nello sterminato mondo del pensiero umano. Sentieri non lineari, non preconfezionati, senza impostazioni di default, bensì espressioni di una logica del tutto particolare, la logica dell'esistenza che il singolo uomo (Tu ed io) viene progettando, realizzando e correggendo attraverso molteplici tentativi, esperienze, svolte, conferme, abbandoni, ritorni...
Ogni tanto una sosta segna particolarmente un passo, e l'indugio trasforma un luogo di transito in una temporanea abitazione. Questi sono i libri migliori. Quelli su cui è bello indugiare, che ti dispiace andare troppo avanti, ché prima o poi arriva l'ultima pagina e... chi sa se ne troverai un altro così? I punti esclamativi [!!] nella lista del bucato che segue indicano proprio i passi che più hanno attratto la mia attenzione e il mio indugio. Sono libri che ho letto e riletto almeno due volte, scoprendone sempre nuova ricchezza.

Ma ora basta con le divagazioni personali. E' tempo di leggere. Buona lettura quindi, buona navigazione nel mondo della cultura e del pensiero dell'uomo. Non posso non rinnovare l'invito che fu di Friedrich Nietzsche: amici miei, siate dei creatori! Creatori di sentieri (dico io).

Claudio Fiorillo.

P.S. Le edizioni citate sono quelle che ho reperito in libreria o... nella monumentale biblioteca di mio padre (che era di mio nonno e cui devo il mio amore per i libri). Non ho alcun intento pubblicitario e spero con questo di non far torto a nessuno.

Alessandro Baricco, Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini, Einaudi, Milano 1988, 158 pp., £ 18.000

Può la musica essere origine di una riflessione filosofica? Può la filosofia essere corretta interpretazione di un brano musicale? L'ardita, ma non impossibile sintesi, e' tentata dal giovane allievo di Gianni Vattimo.

Alessandro Baricco, Oceano mare, Rizzoli, Milano 1993, 227 pp., £ 24.000 [!!]

Alessandro Baricco, Novecento, Feltrinelli, Milano 1994, 62 pp., £ 7.000 [!!]

Testo teatrale intenso e suggestivo da cui è stato tratto il film La leggenda del pianista sull'oceano di Giuseppe Tornatore. La musica e il mare, il pianoforte e la nave non sono altro che cifre dell'esistenza. Di quell'esistenza che e' tensione e nesso tra finito e infinito.

Alessandro Baricco, City, Rizzoli, Milano 1999, 320 pp., £ 28.000

La City è la rete nella quale naviga l'attento Baricco. Racconti, incroci, svolte e ritorni disegnano una colta narrativa della porta accanto. Da non perdere.

Hans Blumenberg, Naufragio con spettatore, il Mulino, Bologna 1985, 139 pp., £ 20.000

Così il sottotitolo: «Paradigma di una metafora dell'esistenza». L'incipit è un verso del De rerum natura; (II, 1-4) di Lucrezio: «Bello, quando sul mare si scontrano i venti / e la cupa vastità delle acque si turba, / guardare da terra il naufragio lontano: / non ti rallegra lo spettacolo dell'altrui rovina, / ma la distanza da una simile sorte». Leggetelo come ho fatto io: sul ponte del traghetto che, di notte, mi portava da Civitavecchia a Olbia, in Sardegna!

Jorge Luis Borges, Altre inquisizioni, Feltrinelli, Milano 199917, 190 pp., £ 11.000.

Racconti che somigliano a saggi, saggi che sembrano racconti. Il Borges di queste pagine ci introduce nei sapienti labirinti tesi da una cultura insieme ironica ed eccitata, paradossale e commossa, che nessuna presunta verità intimidisce, ma pronta a inchinarsi alla dignità essenziale e dolorosa dell'uomo sulla terra.

Italo Calvino, Lezioni americane, Mondadori, Milano 1993, 138 pp., £ 14.000

La leggerezza, la rapidità, l'esattezza, la visibilità, la molteplicità sono i consigli che lo scrittore lascia al nuovo millennio. Perfetto per una lettura occasionale.

Agatha Christie, L'assassinio di Roger Ackroyd, Mondadori, Milano 1979, 232 pp., £ 10.000

Costruire un racconto che sia capace di uscire dal testo, coinvolgere il lettore, lo scrittore, il narratore stesso... questo è il genio dell'intreccio. Finale sorprendente: vale tutto il libro. Giallo da leggere sotto l'albero di Natale (se ci state!)

Roberto Cotroneo, Se una mattina d'estate un bambino, Frassinelli, Piacenza 1994, 152 pp., £ 12.000

Il dono piu' dolce e piu' importate che uno scrittore, che ha fatto delle lettere la sua vita, possa fare a suo figlio. L'educazione e la formazione si mutano in vocazione alla lettura, in un vivo dialogo tra padre e figlio, tra autore e interprete.

Roberto Cotroneo, La diffidenza come sistema. Saggio sulla narrativa di Umberto Eco, Anabasi, Milano 1995, 92 pp., £ 18.000

Saggio colto e riverente di un allievo che, formatosi alla scuola della diffidenza, e' ora divenuto autonomo creatore di sentieri. Si veda Umberto Eco.

Roberto Cotroneo, Presto con fuoco, Mondadori, Milano 1995, 230 pp., £ 14.000 [!!]

Questo libro, che ruota intorno al finale della quarta ballata di Friedrich Chopin, non è per tutti, è solo per chi ama la musica. Il che equivale a dire per chi ama la vita, ha gusto e sa riconoscere l'armonia nelle cose.

Roberto Cotroneo, Otranto, Mondadori, Milano 1997, 268 pp., £ 14.000 [!!]

La luce, la visione, i colori. Il passato, il tempo, la memoria. Un romanzo semplicemente splendido. Il nord e il sud d'Europa si fondono nella visione della luce che acceca. Il restauro di un mosaico e' occasione della memoria, organo della ritrovata identità. Il tutto sullo sfondo della storia, della tragedia, della religiosità, dell'arte.

Maria Cristina Di Nino, Luigi Pareyson. Esigenza di verità e senso comune, Edizioni Romane di Cultura, Roma 1999, 63 pp., £ 15.000

La figura filosofica di uno dei massimi esponenti del pensiero italiano del Novecento presentata da un "discepolo di seconda mano". Distanza e contemporaneità si modulano sorrette dalla tensione verso la verità e dalla testimonianza delle opere e degli allievi più vicini. Il maestro Luigi Pareyson, che a già formato una generazione di ricercatori della verità, ora si appresta a lasciare un indelebile segno anche nella seconda generazione.

Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, (1880) Einaudi, Torino 1993, 1033 pp., £ 26.000 [!!]

La vita e la morte, l'amore e l'odio, il bene e il male, la verità e l'errore, la libertà e la schiavitù, la santità e il peccato, la ricchezza e la povertà, la virtù e il vizio, la ragione e la passione. Dostoevskij è un creatore. La sua creatura è però... la vita.

Meister Eckhart, Dell'uomo nobile, Adelphi, Milano 1999, 233 pp., £ 20.000

L'autore muore circa nel 1328. E questo è un trattato di etica, di spiritualità, di filosofia, di vita. Uno spaccato incomparabile del pensiero medioevale. Per occhi raffinati, però. No perditempo.

Umberto Eco, Il nome della rosa, Bompiani, Milano 1980, 533 pp., £ 8.000

Monumentale fantasmagoria delle passioni, soprattutto di quelle spirituali. Come tutti i romanzi di Eco, non è un libro per tutti: il labirinto delle parole uccide!

Umberto Eco, Il pendolo di Foucault, Bompiani, Milano 1988, 680 pp., £ 16.000

Pochi lo capiranno, pochi lo finiranno, pochi lo apprezzano. Un labirinto narrativo in cui ci guida il genio maligno di Eco. Il senso si coglie solo perdendosi.

Umberto Eco, L'isola del giorno prima, Bompiani, Milano 1994, 473 pp., £ 16.000 [!!]

Un libro tutto da studiare. Dico "libro" perché non si tratta solo di un romanzo, è un testo di filosofia, un saggio di storia, persino un libro di medicina o di magia. Ma il bello è che... è solo un romanzo.

Umberto Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, Bompiani, Milano 1997, 180 pp., £ 13.000

Sei lezioni in occasione delle Norton Lectures che si svolgono ogni anno alla Harvard University. Eco si rivolge all'uditorio con l'attenzione rivolta all'esperienza del lettore. Da Omero a Cappuccetto Rosso Eco indaga le aspettative e le modalità con cui leggiamo i romanzi, procedendo in modo errabondo, come una serie di passeggiate, appunto.

Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny, (1978) Einaudi, 480 pp., £ 18.500

Scritto con sorprendente originalità è il romanzo italiano sulla resistenza. Da notare non solo quel che racconta ma come lo racconta.

Paolo Ferri, La rivoluzione digitale. Comunità, individuo e testo nell'era di Internet, (1999) Mimesis, 206 pp., £ 24.000

Ernesto Ferrero, N., Einaudi, Torino 2000, 312 pp., £ 32.000

Premio Strega 2000, è un romanzo storico sapiente e ironico, un saggio storico-critico e anche un po' filosofico teso a sollevare - più che risolvere - interrogativi sulla figura di N. La piccola Corsica contiene il grande Imperatore in un serrato confronto tra diversi "tipi" esistenziali sullo sfondo di massacri, rivolgimenti, trionfi e della vita di tutti i giorni. Il tutto narrato in forma diaristica da un attento bibliotecario. Un bel libro. In italiano. Finalmente. Dimenticavo: N. è Napoleone, ovviamente!

Johann Wolfgang Goethe, Faust, (1831) La prora, 354 pp., £ 15 [!!]

Non è un errore! L'edizione è del 1937 con una splendida traduzione poetica di Giovanni Ercole Vellani. Se poteste gustarvelo in tedesco!

Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive, (1809) Garzanti, 283 pp., £ 9.000

Il genio tedesco indaga il segreto dell'amore. I personaggi roteano intorno all'immane forza che, quasi chimica, allontana e attrae. Complesso e polivalente, il romanzo e' la rappresentazione simbolica, basata sul principio delle affinità naturali, dei conflitti e dei rapporti umani.

Baltasar Gracian, Oracolo manuale, (1991) TEA, 170 pp., £ 12.000

Trecento splendide e utili massime di un geniale gesuita spagnolo del Seicento. E' una lezione su come si vive, particolarmente indicata a chi esercita la professione del consigliere dei potenti, ma va benissimo per tutti i giorni.

Herman Hesse, Narciso e Boccadoro, (1933) Mondadori, 95 pp., £ 9.000

Potrebbe essere il classico romanzo di formazione. Maestro e discepolo, diversi ma simili, rappresentati nel loro cammino di crescita e realizzazione. Le due vie, quella della ragione e quella dei sensi s'intrecciano nella tensione verso l'infinita ricchezza celata nella finitezza caduca.

Kazuo Ishiguro, Quel che resta del giorno, (1990) Einaudi, 294 pp., £ 16.000

Un romanzo stranissimo. Reso celebre dalla trasposizione cinematografica (Emma Thompson e Anthony Hopkins), ha nel lessico utilizzato per la narrazione la sua originalità. Il narratore è un maggiordomo che racconta un viaggio. Se volete imparare a usare le parole con spettacolare proprietà, accomodatevi.

Franz Kafka, Lettera al padre, (1919) Feltrinelli, 95 pp., £ 9.000

Un figlio diseredato e un padre tiranno. Il perenne senso di colpa: la colpa di leggere, prima, e la colpa di scrivere, dopo. Un conflitto nel quale l'inquietudine dell'uno e' la sicurezza dell'altro, e dove due mondi s'incontrano fallendosi. Unico.

Primo Levi, Se questo è un uomo, (1958) Einaudi, 153 pp., £ 17.000 (l'edizione con La tregua)

La vita all'interno del campo di Auschwitz. Memorie, romanzo, saggio storico si incontrano in un opera che si commenta da sola.

Grucho Marx, O quest'uomo è morto, o il mio orologio si è fermato, (2001) Einaudi, 257 pp., £ 17.000

Non è un libro di medicina legale, e non ha nulla a che fare con gli orologi. Allora, direte, di cosa si tratta? E' un libro esilarante. Per cominciare non è un libro, ma il meglio del peggio di un comico rimasto insuperato.

Luigi Pareyson, Esistenza e persona, (1950) Il melangolo, 294 pp., £ 30.000

La filosofia dell'esistenza trascolora nel personalismo ontologico. Una delle opere più feconde del Novecento che vive del costante dialogo con i maggiori filosofi del secolo precedente. Uno splendido esempio di simposio filosofico. Contiene in nuce tutta la filosofia dell'autore.

Ugo Perone, Le passioni del finito, EDB 1994, 82 pp., £ 10.000

Meditazioni filosofiche alla maniera degli antici, cioè brevi, non tecniche, in forma di divagazione semiletteraria, sull'esperienza della finitezza e dell'infinito a cui essa rimanda. Del rapporto di ineliminabile tensione tra caducità e intensità nella vita, tra essere e apparire, tra desiderio e attenzione, tra lotta e resa, Perone ci dice un'essenzialità moderna, presente, intessuta con un dialogo di voci antiche e prossime: Benjamin, Kafka, Bloch, Weil, Cervantes, Kierkegaard, Bonhoeffer, Melville, la Sacra Bibbia, le fiabe. Voci in limpido dialogo tra loro e con noi, per rispondere con la ragione all'urgenza umana di formulare il pensiero sulla vita.

Raymond Queneau, Esercizi di stile, Einaudi, Torino 1983, 237 pp., £ 28.000

Queneau, artificiere senza pari, si dimena dolcemente nella polveriera della sua lingua. Umberto Eco, pari maestro dell'artificio, gioca e traduce, traduce e gioca. Esilarante e istruttivo.

Marguerite Yourcenar, Memroie di Adriano, (1988) Einaudi, 301 pp., £ 28.000

La vita, il pensiero, l'opera di un imperatore-filosofo ricostruito dall'interno. E' un romanzo, un saggio storico, un'opera di poesia.

Ultimo aggiornamento: domenica 23 marzo 2003


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