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Sommario |
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Empirismo & Razionalismo (caratteri generalissimi) |
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U.D. 1 Definizione di empirismo Indirizzo filosofico che fa appello all'esperienza come criterio o norma di verità. |
L'empirismo
L’EMPIRISMO è l’indirizzo filosofico che fa appello all’ESPERIENZA come criterio o norma della VERITA'. Come tale fa riferimento all'ESPERIENZA
(dal gr. empiria) nel suo secondo significato: L’empirismo è caratterizzato da due aspetti fondamentali: NON SI OPPONE quindi ALLA RAGIONE, ma ne nega la pretesa di stabilire VERITA' NECESSARIE cioè tali da valere assolutamente in modo da rendere inutile o contraddittorio sottoporle a controllo. Noi agiamo e pensiamo, nella maggior parte dei casi, in modo empirico. Cioè ci aspettiamo cose per abitudine più che per ragionamento scientifico. In questo l’EMPIRISMO si contrappone al RAZIONALISMO. |
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U.D. 2
Definizione di
razionalismo
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Il razionalismo
Il RAZIONALISMO è l'indirizzo di pensiero che considera la realtà governata da un
principio intelligibile (il vero, il bene, l’idea, l’armonia o anche solo la necessità causale). Tale
principio è ritenuto accessibile dalla ragione, è omogeneo all’evidenza razionale, anzi in definitiva si
identifica con il pensiero stesso. In senso lato si contrappone all’IRRAZIONALISMO (non all'empirismo), e ha
svariati esempi: Ora, la tesi del razionalismo è che la ragione, non come facoltà ma come
concatenazione delle verità è necessaria, nel senso che non può essere diversa da come è, e pertanto non
può subire smentite e non esige conferme. IL RAZIONALISMO E' L'ESPRESSIONE DI QUELLA RAGIONE FORTE CHE TROVA IN SE'
IL PRINCIPIO DELLA SUA GIUSTIFICAZIONE. |
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U.D. 3 Altri aspetti dell'empirismo |
• Negazione di ogni conoscenza o principio INNATO (cioè tale da essere riconosciuto come valido necessariamente). • Negazione del SOPRASENSIBILE (cioè di ogni realtà che non si lascia attestare e controllare in un modo qualsiasi). • Affermazione dell’importanza della REALTA' attuale o immediatamente presente agli organi sensoriali: cioè la realtà di fatto (de facto, e non de jure). • Riconoscimento del carattere UMANO e quindi limitato, parziale e imperfetto degli strumenti in possesso dell’uomo per l’attestazione o il controllo della verità (empirismo critico). • L’applicazione, di tali strumenti (seppur limitati) a OGNI AMBITO della realtà e a ogni verità. • Spinto sino alle sue estreme conseguenze l'empirismo può sfociare nello SCETTICISMO (non è un caso che il suo primo grande teorizzatore fu Sesto Empirico [180-220 d.C.] che si avvicina decisamente agli scettici). |
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Excursus |
Excursus – Nell’antichità ci sono empiristi? Platone o Aristotele si possono dire empiristi? Platone pare essere più empirista di
Aristotele! NB. Attenzione, però: Platone
contrappone il suo metodo dialettico proprio all’esperienza. In conclusione, l’uomo qualunque si aspetta che domani il sole sorga per abitudine e consuetudine. Mentre lo scienziato sa che il sole non potrà che sorgere necessariamente. Il primo è empirista il secondo è razionalista. |
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Per approfondire |
Per approfondire: – N. Abbagnano,
Dizionario filosofico, Ed. UTET |
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Ultimo aggiornamento: giovedì 20 marzo 2003 |
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