Concimazione Per mantenere la fertilità del terreno durante la fase produttiva degli agrumi è necessario reintegrare le asportazioni della coltura e correggere eventuali carenze che si possono instaurare. Per razionalizzare la pratica della concimazione, riducendo gli sprechi ed effettuando gli interventi in base alle reali esigenze nutritive dell'agrumeto, si può far eseguire un'analisi chimica delle foglie presso un laboratorio specializzato; i risultati di tale analisi vanno valutati assieme a quelle dell'analisi completa del terreno. Il prelievo delle foglie si esegue orientativamente nel mese di ottobre su foglie di circa 5-7 mesi con le seguenti modalità di campionamento:
La fertilizzazione organica. Il reperimento della sostanza organica, vantaggiosa perché consente un notevole miglioramento delle caratteristiche del terreno, è certamente difficile e spesso costoso ma le concimazioni andrebbero effettuate almeno con cadenza biennale nel periodo autunnale. Preferite il letame maturo, ma in mancanza potete impiegare sostanza organica di origine diversa (deiezioni di conigli, composto per funghi, vinacce ecc). Coprite uniformemente il sottochioma con almeno 1-2 carriole di letame per pianta adulta, badando in ogni caso di effettuare lo spargimento a distanza dal tronco per evitare problemi di origine fitosanitario. Successivamente è necessaria una leggera zappettatura per interrare il concime. In alternativa alle concimazioni, si può ricorrere anche ai concimi organici insaccati (tipo pollina) oppure, su ampi interfilari, potete provvedere ad attuare la tecnica del sovescio con la semina autunnale di piante leguminose, come il favino, che vanno interrate con una fresatura all'epoca della fioritura.
La concimazione chimica. Per stimolare la ripresa vegetativa si provvede, di
norma, ad un intervento verso fine inverno-inizio primavera (marzo) con un netto
anticipo rispetto alla fioritura. Le dosi che vengono somministrati rispettano il disciplinare di produzione 2078/92 lotta integrata. |