La coltivazione

Indietro avanti

Raccolta

La raccolta va effettuata quando i frutti hanno raggiunto un sufficiente grado di maturazione. A tal riguardo è da notare che gli agrumi differiscono dai frutti amilacei che com'è noto completano la loro maturazione nel periodo successivo al distacco dell'albero.

La raccolta deve essere effettuata con massima cura per evitare danni ai frutti e conseguenti possibilità di penetrazione a svariati parassiti fungini. Occorre raccogliere con tempo asciutto e comunque aspettando che la frutta si sia liberata dalla rugiada condensatasi durante la notte precedente.

I frutti turgidi sono più soggetti ai danni da oleocellosi conseguenti alla rottura delle ghiandole oleifere e fuoruscita degli oli essenziali che intaccano la buccia.

Le clementine della Piana di Sibari la raccolta è eseguita da manodopera specializzata nel rispetto dei calendari di maturazione, per conservare nel tempo i contenuti nutrizionali del frutto.

Tutte le clementine ovviamente, prima di essere presentate sulle del consumatore finale, vengono sottoposte ad analisi per accertare che i residui dei fitofarmaci impiegati sono sotto la soglia di commercializzazione, successivamente nei magazzini vengono sottoposti a diverse operazioni che sono: 

  1. Arrivo al magazzino; i clementini arrivano dal campo generalmente in cassette, sono trasferiti in locali di sosta, dove di solito circola aria forzata e purificata.

  2. Vengono lavati;  il prodotto viene svuotato su dei rulli trasportatori dove per mezzo di spazzole, spruzzatori ed apposite vasche, si allontana eventuale traccia di terreno e di residuo di antiparassitari sul prodotto.

  3. Disinfettati; connesso al lavaggio è spesso praticato un trattamento anticrittogamico, ed anche questo può essere fatto per immersione o per pioggia.

  4. Eventualmente cerati ed asciugati; l'operazione di ceratura si ottiene distribuendo l'emulsione sul prodotto mediante spruzzi, segue poi l'asciugatura in tunnel con aria calda.

  5. Selezionati;  la selezione, di solito viene compiuta a mano lungo un nastro trasportatore ed ha lo scopo di eliminare lo scarto, cioè frutti con piccoli difetti sia di forma che di colore.

  6. Calibrati e confezionati.  I nastri trasportatori conducono il prodotto alle calibratrici, macchine in grado di eliminare i frutti con diametro inferiore o superiore alle pezzature commerciali ed infine viene inviato al confezionamento che dipendono dalle esigenze di mercato.

 Quando un clementino è buono

Non bisogna dimenticare che i frutti devono interi e provvisti della rosetta, la cui mancanza è indice di pratiche di sverdimento malamente condotte o peggio di frutta raccolta da terra chiamata anche "cascatura". Il frutto deve essere sano, con buccia papillata, colorazione tipica della varietà su almeno 1/3 della superficie del frutto. I migliori frutti hanno polpa  dolce e profumata di tessitura medio-tenera, succosa, con contenuto zuccherino e acidità medi, assenza di semi e un calibro di circa 70 mm. Un clementino con queste caratteristiche si può conservare ad una temperatura di 5-6 °C ed un umidità relativa del 75-80% per circa 20 giorni mantenendo la maggior parte delle proprietà organolettiche.

Il periodo di commercializzazione va dalla metà di ottobre alla metà di febbraio. Non vengono mantenuti in celle frigorifere ne forzatamente maturati come accade per altri frutti.