Il Comune di ErulaHome

Sa Pinnetta


Su Erula, uno dei comuni più giovani d'Italia e di Sardegna, convergono tre strade asfaltate e facilmente percorribili. Il percorso più pittoresco ha inizio nella piana di Chilivani, lungo la superstrada Sassari-Tempio, e dopo aver toccato Tula si inerpica alle falde del Monte Sassu; offre sulla destra la vista sul lago Coghinas, tocca la chiesetta di San Pietro e, passando in una sella tra le punte Su Cateddu e Sa Sia, si affaccia sul versante settentrionale di quei rilievi dove, a quasi 16 chilometri da Tula, si trova Erula.
Il paese è sito alla quota di m 457 s.l.m. e comprende amministrativamente le frazioni di Sa Mela ad est (m 440), e Tettile, dalla parte opposta, alla quota di m 340 sul livello del mare. Le attestazioni di frequentazione umana più antica risalgono al Neolitico Recente (3500-2800 a.C.) con le tombe del tipo domus de janas di Bulgunis e su Bullone; ben documentata risulta l'età nuragica con i suoi caratteristici monumenti: i nuraghi Erula, Soggiu, Nuragheddu, Pubattu, Sa Toa, Ispiena. Da quest'ultimo, nel 1925, fu recuperata una splendida navicella nuragica bronzea, a protome cervina, in buono stato di conservazione. È la più grande delle navicelle protosarde (cm 25.5x10.5) ed è conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Nel Medioevo la zona fece parte della curatoria d'Anglona, giudicato di Logudoro; passò poi ai Doria, che edificarono fortezze a Chiaramonti e Perfugas (dove si conserva solo la memoria di un Castello Rosso). Venne quindi il tempo dei feudatari spagnoli, i Pimentel prima, Tellez Giron poi. Secoli nei quali questi colli si vennero spopolando a causa di continue scorrerie degli eserciti nemici e dei pirati che giungevano dal Nord Africa. Fu nel 700 che iniziò lentamente il ripopolamento ad opera di allevatori che provenivano da Aggius, Bortigiadas, Tempio: per questo qui si parla ancora oggi gallurese mentre a Perfugas e Chiaramonti si usa i lLogudorese. Benché la zona Su Sassu fosse allora interessata dalle gesta di un gruppo di banditi, si formarono i primi stazzi. Pare che Erula ospitasse alle origini due sole famiglie, i Brundu ed i Marras. Tra queste rustiche fattorie alcune, quelle che si trovavano nelle zone più favorevoli, funzionarono come polo d'attrazione, e si vennero formando frazioni che facevano capo a Perfugas e Chiaramonti. Cresciuta la popolazione, soprattutto ad Erula, si è potuto puntare all'autonomia amministrativa, che è stata concessa nell'agosto del 1988.
Badesi Chiaramonti Erula Nulvi Perfugas Tergu Viddalba