Il Museo di Perfugas


Via N. Sauro-Perfugas (SS)-Tel 079/564241

Il Museo civico di Perfugas ha l'obiettivo di dare una adeguata sistemazione all'ingente patrimonio archeologico e paleobotanico recuperato nel territorio.
Il Museo, inaugurato nel 1988, sorge nella periferia Nord di Perfugas ed è allestito all'interno dei locali un tempo destinati alla fiera bestiame.
Il Museo è composto da una Sezione paleobotanica, che contiene un campionario di rocce presenti nell'Anglona e numerosi tronchi fossili provenienti dal bacino lacustre compreso tra i territori di Perfugas, Bulzi, Martis e Laerru.
C'è poi una Sezione paleoliticacon manufatti in pietra del Paleolitico rinvenuti in vari siti dell'Anglona. Di notevole interessse sono i materiali provenienti dagli scavi effettuati nelle vicine località di Sa Pedrosa e di Sa Coa de Sa Multa, databili al Paleolitico Inferiore (500.000-120.000 anni fa). Un calco riproduce una superficie di abitato di circa 400.000 anni fa.
Troviamo quindi una Sezione neolitica ed eneoliticacon reperti provenienti da siti del territorio perfughese: vasi in ceramica e strumenti in pietra, testimonianza dell'assidua presenza umana in Anglona dal Neolitico Antico (VI mill. a.C.) sino, attraverso le culture di Ozieri e di Monte Claro, al fiorire della civiltà nuragica (II-I millennio a.C.). È di eccezinale interesse, sia per valore scientifico sia per impegno artistico, una statuina in pietra raffigurante una donna con bambino attribuibile alla cultura di Bonu Ighinu (Neolitico Antico-IV millennio a.C.).
Vi è ancora una Sezione nuragicacon oggetti che testimoniano la cultura materiale di questo periodo: la produzione ceramica è costituita da vasellame di varie forme, talvolta finemente decorato; pugnali, spade, fibule e bracciali in bronzo attestano l'eccezionale perizia raggiunta dagli artigiani del periodo. Particolare risalto viene dato ai materiali provenienti dal Pozzo Sacro predio Canopoli, dalla Fonte Sacra di Niedda, dal Pozzo e dal Nuraghe Irru di Nulvi.
L'ultima sezione presente è quella classica-medievale, ricca quanto quella del Museodi Viddalba, con reperti che testimoniano gli intensi scambi commerciali di alcuni centri dell'Anglona con le popolazioni puniche, proseguiti poi in età ellenistica. Reperti dell'età medievale sono maioliche provenienti dalle chiese di San Matteo di Chiaramonti, di San Pantaleo di Martis e di Santa Maria di Perfugas.
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