COCKTAIL N. 2 - ANNO X

INTERVISTA A MASSIMO FANTOLA

di Michele Ruda

Massimo Fantola nasce a Cagliari nel 1948, ove si laurea in ingegneria. All’età di 35 anni ottiene una cattedra in quella stessa facoltà. E’ sposato e padre di quattro figli. Fra i suoi hobbies il tennis.

Domanda: Quando ha cominciato ad interessarsi di politica?

Risposta: Sin da ragazzo, in quanto mio padre era impegnato in politica ( è stato vice sindaco di Cagliari), anche se ho dato la precedenza allo studio fino ad ottenere la cattedra di docente universitario. Nei primi anni ottanta entrai nel gruppo politico di Paolo de Magistris, e poi nel gruppo di Segni all’ interno della DC.

D: Come nascono i Riformatori Sardi?

R: Dopo la scomparsa del Patto Segni, decisi di fondare un partito che seguisse le orme lasciate da Segni e che avesse la stessa connotazione politica..Attualmente sono il Coordinatore del mio partito.

D: Qual’ è l’attuale posizione dei Riformatori Sardi in ambito regionale?

R: Il mio partito fa parte della coalizione di centro-destra,e da’ pieno appoggio al neo presidente Mauro Pili.

D: Lei avrebbe partecipato alla manifestazione pro-USA a Piazza del Popolo?

R: Non avrei avuto motivi per non partecipare, ma senza grandi entusiasmi, anche se attualmente reputo la strategia degli USA come la migliore: infatti al momento e’ quella vincente. La guerra ha dimostrato la mancanza dell’Europa, che non c’è ancora.

D: Recentemente sull’UNIONE SARDA, qualcuno ha scritto che tra i motivi per cui Lei non sarebbe stato idoneo ad essere presidente della Regione, vi era la Sua amicizia con Mario Segni.

R: Il perchè di questa dichiarazione sta nel fatto che all’interno di un centrodestra vincente, l’ unica opposizione a Forza Italia è rappresentata da Mario Segni, che non ha mai condiviso la politica di Berlusconi.

D: Come ha conosciuto Mario Segni?

R: Ci conosciamo fin da ragazzi, abbiamo poi deciso di intraprendere la via della politica, ed io ho appoggiato le sue idee.

D: Dopo il successo referendario, in che cosa sbagliò Segni? Gli alleati? Oppure era troppo legato alla vecchia mentalità della DC?

R: Per prima cosa in politica le battaglie si vincono e si perdono, anch’ io ho perso con il mio partito.Segni sondò vari possibili alleati, però la Chiesa ad esempio si oppose ad una alleanza con AN. In secondo luogo la battaglia con Berlusconi era persa in partenza, il Patto Segni non poteva confrontarsi con Forza Italia e con la sua struttura manageriale efficace. Ma soprattutto Segni commise l’errore di ritenere le idee più forti di tutto; invece si è dimostrato che le idee se non sono supportate dai mezzi non contano, e Segni impostò la sua battaglia solo sulle sue idee.

D: Da poco Segni si è fatto promotore di un meeting sulla continuità territoriale; quando verrà risolto questo problema, e che vantaggi ne trarrà la Sardegna?

R: Sino ad oggi la Sardegna ha ricevuto 6mila miliardi dalla UE,facendo parte delle regioni europee meno sviluppate.Con l’apertura ad Est, entreranno nella comunità europea regioni più povere della nostra.La Sardegna cercherà di far leva sulla propria situazione geografica.Si intende dar luce ad una continuità territoriale che riguardi non solo i passeggeri, ma anche i mezzi nei collegamenti con l’Italia e l’Europa..Si intende creare un’autostrada che unisca la nostra isola ,l’ Africa e la Corsica.,con i seguenti vantaggi: 1) Investimenti dell’UE anche al SUD; 2) Passaggio delle merci non più per strada ma in mare; 3) Vantaggi economici; 4) Sarà dato finalmente un senso al porto canale di Cagliari.

D: Come reputa l’operato del ministro Moratti?

R: Io credo che il ministro Moratti abbia due meriti: sta tentando di creare una scuola in cui gli Istituti entrino in competizione tra loro per metodiche didattiche e strutture, in modo da ottenere un generale miglioramento della qualità dell’insegnamento; ed inoltre, per ottenere ciò non ha fatto proclami ma fatti, e anche questo è molto positivo.

M.R.

 

torna al sommario