Cocktail n. 3 - anno X - giugno 2002

 

CINE NEWS

IL SIGNORE DEGLI ANELLI - La compagnia dell'anello

Probabilmente è stato impossibile non aver sentito parlare di questo  film, che ha tratto ispirazione dal libro di Tolkien, composto in 14 lunghi anni. Libro che diviso in tre parti (“La compagnia dell’anello”, “Le due torri”, “Il ritorno del re”) conta 1226 pagine circa e che in fondo in fondo risulta abbastanza scorrevole. La storia è situata in un mondo fantastico, che è quelle della Terra di Mezzo, dove vivono gli esseri più disparati, dagli Elfi ai Nani, dagli Orchetti agli Hobbit, che sono una razza molto particolare di “persone” la cui caratteristica è quella di essere molto minuti in costituzione. E proprio su alcuni Hobbit è incentrata la storia: Frodo e altri tre suoi compagni, Samvise Gamgee (Sam), Peregrino Tuc (Pipino) e Meriadoc (Merry). La storia è presto riassunta: Frodo viene in possesso di un anello che essendo stato perduto in tempi immemorabili  dal cattivo di turno, Sauron, si trova immischiato in una guerra nella quale avrà l’arduo compito di distruggere tale anello per impedire che nel mondo piombi l’oscurità, ma non sveliamo troppo per ora…è certo banale ridurre il discorso a questo ma a questa brevissima trama si aggiungono una quantità infinita di personaggi più o meno importanti  che entrano ed escono di scena durante tutto il romanzo, grazie alla minuziosa cura che Tolkien ha avuto per il libro. Il film che da poco è nelle sale cinematografiche narra circa un terzo del libro e, c’è da dire, che moltissime parti sono state tagliate per chi sa quali necessità, e che potevano avere di certo un certo effetto e una certa importanza all’interno della storia. Importante sarà vedere come il regista riuscirà a rendere personaggi particolari come Barbalbero o Gollum che nel primo episodio aveva avuto poco spazio ma che alla fine risulterà determinate nella distruzione dell’anello, quando per rubare l’anello a Frodo sul Monte Fato sarà costretto a tagliarli il dito per poi morire tra le fiamme. Per Barbalbero il discorso è diverso, in quanto credo sia impossibile riuscire a renderlo attraverso un attore e senza l’aiuto della animazione computerizzata: anche Barbalbero avrà un compito molto importante che è quello di distruggere la torre di Isengard dove risiede Saruman, un mago malvagio che morirà solo alla fine del libro e del film come scena conclusiva. Abbiamo forse svelato troppo !?!? Credo di no…Comunque a parer mio il film non può nemmeno competere con il libro: Tolkien ha dato al libro un’impronta molto poetica dove le canzoni si sprecano e dove ci sono più intrecci che ne “I Promessi Sposi” ! Certo leggere il libro sembra impresa ardua ma di certo ne vale la pena se avete voglia di rovinarvi il film già visto e quelli avvenire…(Per chi avesse visto il film e ancora non lo sapesse il mago Gandalf non è morto !)

 

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