Cocktail n. 3 - anno X - giugno 2002

 

ARRIVA L'EURO

Per non avere sorprese dal momento in cui inizierà a circolare la nuova moneta unica europea è necessario conoscere i meccanismi economici e monetari concordati dagli Stati della Comunità.

Innanzitutto vale la pena sapere che il simbolo dell’euro si chiama glifo ed è ovviamente stato scelto per indicare il Vecchio Continente. Si è partiti dalla lettera epsilon, la quinta dell’alfabeto greco, che corrisponde all’iniziale di Europa, con l’obiettivo di ricordare anche la culla della civiltà europea. Si è poi aggiunta una seconda barra orizzontale, per rafforzare il simbolo monetario.Dopo l’arrivo ufficiale della moneta, il primo gennaio 2002, si potrà continuare a pagare in contanti anche con la lira, ma solo fino al 28 febbraio 2002.In questi due mesi di tempo, senza alcuna fretta , ci si può recare per la sostituzione della lira con l’euro presso tutte le banche e gli uffici postali, che si sia clienti o meno, e sempre senza sostenere alcuna spesa. L’importo massimo giornaliero che gli istituti di credito sono obbligati a cambiare è pari a 500 mila lire a persona, che arriva però a un milione per i clienti abituali. Anche in seguito, comunque, ci sarà tempo per portare le ultime vecchie lire presso qualsiasi filiale della Banca d’Italia, che restituirà cambio in euro sino al primo marzo del 2012 ( sempre senza costi per il cittadino).Le nuove monete metalliche in euro sono di otto tagli: da 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi e da 1 e 2 euro. Le banconote hanno invece sette tagli: dai 5 euro di valore minimo si passa ai 10, 20, 50, 100, 200, 500 euro. Le dimensioni delle banconote in euro sono in effetti molto grandi, tanto da aver loro già guadagnato l’appellativo di lenzuola e aumentano con l’aumentare del valore della banconota. Sia le monete sia le banconote sono state pensate, in sede europea, anche per poter essere riconosciute da cittadini non vedenti o con difficoltà di vista, essendo le prime  differenti per peso, dimensioni spessore e colore, mentre le seconde per dimensioni e per una particolare tecnica di stampa adottata, la calcografia, che le rende subito riconoscibili al tatto.

Un consiglio da seguire è quello di evitare di conservare banconote o monete in lire con la speranza che nel tempo possano acquisire valore numismatico. La quantità delle attuali banconote e monete metalliche è infatti talmente elevata che le quotazioni sono basse. Bisogna in ogni caso ricordare che hanno valore, ai fini numismatici, solo gli esemplari di banconote fior di stampa oppure di monete metalliche fior di conio, ovvero mai passate di mano. A metà gennaio 2002 , però, la zecca distribuirà l’intera serie 2001 di monete in lire che sarà venduta a un costo di circa 45 euro e che potrebbe col tempo aumentare di valore.

L’ ultimo consiglio che posso dare ai possessori di spiccioli, nazionali e non, che non costituiscono una cifra elevata e che non vale la pena di andare a cambiarli in banca è  di aderire a una delle iniziative benefiche promosse in giro per l’Europa. Per esempio l’ Associazione per la ricerca sul cancro ha collocato 35 mila grandi contenitori e 100 mila salvadanai dove versare monetine italiane e straniere. Negli stessi contenitori si possono lasciare gli spiccioli anche per Amnesty International, Unicef e Wwf, utilizzando la bustina in plastica con il logo “Il salvamondo”.

 

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