Cocktail anno 8 numero 2
W LE DONNE !
Dopo secoli si può dire che la donna goda di una propria autonomia. Mi ricordo quando Aristotele la giudicò «… come un uomo mal riuscito» o quando, nel corso del ’600, veniva condannata al rogo perché accusata di stregoneria e di essere simpatizzante del demonio. Ora, in apparenza, sembra che la donna non subisca processi di inferiorità da parte dell’uomo e, anzi, sembra che le cose si siano invertite completamente.
Un esempio vicino a tutti è la musica moderna. Le prime furono le Spice Girls che qualche hanno fa esplosero con Wannabe e diedero vita al “Girl Power”: potere alle donne. Certo sicuramente portare questo riferimento non è lodevole e gratificante per noi donne, viste le rappresententi; ma forse è proprio grazie a quelle scatenate e buffe bambole che la società si è accorta quale grande valore la donna abbia. Infatti dopo il brillante inizio le Spice continuano ancora oggi a “vincere” contro il loro oppositori.
Ma il mio non vuole essere un articolo sulle Spice (Dio ce ne scampi!) ma su come la donna stia emergendo sempre più in tutti i campi. E la musica ne è un chiaro esempio.
Vi
ricordate di Anouk? Gridava a squarcia gola Nobody’s wife (ci credo,
dopo un matrimonio fallito…); tutto il suo odio per gli uomini scaturisce da
quella canzone, e la sua fama è cresciuta di giorno in giorno. Non si può
negare neanche la fama alla canadese Shania Twain. Con questa grande star,
famosissima nel nuovo mondo, si può affermare che le donne hanno superato un
certo "superficialismo".
Sembra
esserci quasi un contro senso: infatti è sempre stata la “femmina” ad essere
considerata un oggetto, e non l’uomo. Ma comunque a noi donne non interessa
avere al nostro fianco un uomo brillante e ricco, almeno secondo la cantante
canadese.
Ma il tema musicale non cambia
ancora e proprio da poco si è potuta notare l’ascesa delle classifiche di una
delle giovani cantanti che ormai stanno invadendo il mondo della musica:
Vitamine C. Ha acquistato notorietà con Life e ora con il suo nuovo
singolo nega ogni tipo di potere e di forza all’uomo,
che ora invece deve sottostare alle regole femminili. Ma allora si può parlare
veramente di "Girl Power"?
Visto
che questo giornalino concede la libertà di parola, vorrei dire la mia.
L’espediente artistico-musicale in apparenza funziona, ma nella realtà quale
donna rinuncerebbe ad uno bello e sfacciato, e quale uomo si farebbe mettere i
piedi in testa? Ora per vendere un maggior numero di dischi, si ricorre solo ed
esclusivamente a copiare lo stile latino-americano di Ricky Martin; oppure le
"american woman" non perdono tempo a sopraffarsi tra loro percorrendo
strade già asfaltate.
Pensate
al video di Say you’ll be there, dove le Spice si esibiscono nel
deserto. Notate che anche Shania Twain beffa gli uomini nello stesso ambiente
arido, e che Vitamine C brucia sempre nel deserto l’auto di un macho.
La cosa più incredibile è che queste canzoni continuano a piacere perché sono orecchiabili, ballabili e (perché no?) divertenti. Soltanto fa un po’ di rabbia vedere che il numero di star della musica vere e originali sia esiguo.
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