UN MONDO DI FUMETTI
Golden Boy
Ni hao a tutti voi, cari miei aspiranti mangofili alla
ricerca di consigli sfiziosi su come spendere i vostri pochi soldini da
adolescenti non stipendiati. In questo numero parleremo del capolavoro di
Tatsuya Egawa, ovvero Golden Boy. Questo fumetto parla di un ragazzo
all'apparenza normale che si diletta a cercare e praticare i più svariati
lavori senza quasi mai chiedere soldi in cambio e come unico scopo quello di
imparare (la sua canzone preferita è "benkyo-benkyo" di Naruto Tomi).
Questo ragazzo, il cui nome è Kintaro Oe (Kin in giapponese vuol dire oro) va
in giro per il Giappone spostandosi per mezzo della sua adorata Mountain Bike
Mezzaluna che ha capacità sovrannaturali come quella di poter superare una 250
o una Ferrari. Kintaro sembra essere un deficiente ma sotto una pellicola di
innocenza si cela una mente eccezionale che assorbe ogni cosa nuova e la rende
fruibile al meglio.
Il fumetto parte in chiave ironica e i
disegni sono ben fatti e dettagliati, con un buon uso di retini e sfumature;
andando avanti con la storia i tratti si fanno più elementari (ma solo
all'apparenza) e cominciano a scomparire gli sfondi.
È molto bello notare l'evoluzione del
protagonista e della storia, la quale degenera in un'opera di analisi
dell'attuale stato dell'umanità. Ciò che salta più agli occhi dei lettori attenti
è la scrupolosa caratterizzazione dei personaggi e degli argomenti che
trasformano il fumetto in un'opera filosofica moderna.
Consiglio vivamente questo fumetto solo
a chi ha una mente aperta e pronta a un fumetto impegnato ma anche a chi ha
voglia di sentirsi sconvolto nel profondo cadendo in una crisi esistenziale
(dopo che lo leggete andatevi a confessare).
Parliamo un po’ dell'autore: Tatsuya
Egawa, giovane fumettaro di Tokyo, inizia la sua carriera nel settore
pseudo-pornografico ma, pentitosi, si da all' avventura con il fumetto Magical
Taluluto e al genere amoroso con Be Free; sembra raggiungere l'apice
con Golden Boy, il quale raccoglie consensi da tutto il mondo per il suo
impegno sociale, ma ecco che arriva il successo con Dead Man, storia di
un vampiro dai toni dark che cancella la personalità degli studenti giapponesi
e non.
Prima di indicarvi cosa si può reperire
a proposito di Golden Boy, preferisco trascrivere alcuni pensieri
dell'autore: «Prima di finire l'asilo, sul mio quaderno annotai queste
parole: "Mi piace davvero studiare". Spesso mi chiedo da quanto tempo
l'istruzione scolastica abbia dimenticato il vero significato dello studio,
frainteso da numerosi insegnanti inadeguati e da molti genitori. Infatti
studiare deve essere, prima di tutto, divertente e stimolante; in
seguito a quella che fu definita "guerra dell'oppio", dopo il 1840,
il Giappone si trovò in difficoltà, posto davanti alla potenza di Inghilterra e
Stati Uniti. Si pose quindi come obiettivo fondamentale l'apprendimento della
tecnologia avanzata utilizzata specialmente al fine di dare la morte, senza
tralasciare la somministrazione di stupefacenti con motivazioni di
sfruttamento. Purtroppo c'è chi ancora oggi fa uso dell'istruzione per
raggiungere obiettivi alquanto discutibili. Non sarebbe ora di farla finita?
Una volta mi capitò di leggere una nota del Ministero della Pubblica
Istruzione riguardo gli scopi dell'insegnamento impartito presso gli istituti
scolastici: "L'obiettivo è l'accrescimento della capacità di pensare
razionalmente". La scuola giapponese ha sempre dato l'opportunità di
imparare dagli altri, soprattutto dagli occidentali. Questo è importante, ma
ritengo sia ancora più importante coltivare la creatività! Mi piacerebbe che la
scuola aiutasse a crescere individui pieni di creatività, ma dall'attuale
situazione, in cui uno sciocco in grado di memorizzare lezioni e libri di testo
riesce a ottenere voti più alti rispetto ai compagni, mi sorge il dubbio che
sia ancora troppo presto per introdurre metodi istruttivi nuovi, fondati sulla
capacità di usare il cervello; quello che cerco di insegnare è che ci
avviamo alla decadenza. I ragazzi vanno a scuola allo scopo di diventare ottusi.
Abbiamo professori retrogradi che non sanno impartire insegnamenti adatti alla
nuova generazione e sono del tutto incapaci di fornire nozioni attuali».
Dopo questa serie di giudizi un po’
pessimistici, veniamo al materiale reperibile in Italia. Purtroppo c'è poca
roba: la Dinamic sta pubblicando la serie a fumetti (ne sono già usciti 6 con
un prezzo di 6.900 lire e pubblicazione bimensile) e ha già messo in vendita
tre videocassette contenenti l'intera serie televisiva (spassosissima!). Per la
colonna sonora, dovrete arrangiarvi e ordinarla tramite fumetteria (vi rimando
al numero precedente).
Rilancio l'iniziativa XYZ (e anche qui
vi rimando al numero precedente) e, mi raccomando, aiutatemi ad aiutarvi.
Statev' accuorte!
Stefano Ryo Utzeri
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