Cocktail anno 8 n. 3

 

Mai dire: Squola!

 

 

Carissimi lettori di questa rubricozza, è arrivato il momento di spolverare gli archivi storici di Cocktail riproponendovi delle vere è proprie chicche di “Mai dire squola”. Tutto ciò è dovuto anche al fatto che non trovato materiale sufficiente per questo numero, per questo vi sollecito nel seguente modo: SEGNALATE LE VOSTRE PAPERE.

  Quindi non perdiamo tempo a grattarci i pollici e iniziamo come sempre:

 

 Galoppa, cavallino bianconero, galoppa!

 

( Un certo rivoluzionario mi ha pagato fior di rigor… ehm scusate… mille lire)

 

“Bisogna vedere quale è il più maggiore

“In quel periodo vivisezionavano i cadaveri

“Non c’è più nulla da sudare

“Comunismo marziano

“…e noi prendevamo i panettoni e andavamo a fare il refrigerio

“La circolazione venerea

“Avete studiato i verbi Referest e Interest?”(Non esiste)

“Ci sono una serie di schemi, che, io parlo, e voi seguite!”

“Catone parla agitando la barba ed i capelli…”

“Copernico diede una svolta all’astrologia

“I pazzi hanno i neuroni messi male…”

“Dobbiamo considerare tutte le chiese intorno al periplo delle mura cittadine”

Domani, se spiego, vedendo di cercare di finire di leggere i Sepolcri, oppure inizio il Romanticismo

“Ecografia: quando il bambino si può vedere quando lo guardano in quelle televisioni

“Enzimi: sono delle proteine che favoriscono l’escremento delle sostanze inutili

“Vi avevo chiesto una rosa di argomenti ma se mi avete portato un garofano fa lo stesso”

“Se uno va in discoteca dove c’è un frastuono da 10 decibel, diventa debole d’udito

“La scoperta del neutrone venne fatta grazie a delle bombardazioni

“Il voto 5 esprime di non ancora raggiunto il risultato” (Se non l’avete riconosciuto questo è il Siddi dei vecchi tempi!)

“Il Machiavelli traduce anche una commedia di Plauto, l’Andria” (è di Terenzio!)

“Per casa vi fate una disequazione frattica letterale

“Tu sei sempre fermo al suolo, non è che stai volatizzato in aria”

“L’istmo è la cosa che è più attaccata e in genere viene tagliata per far passare le navi

 

In questo modo avete potuto notare come nel corso dei secoli sono sempre esistiti quei tragici, ma fenomenali momenti in cui il nostro pensiero va da una parte mentre la nostra maledetta lingua da un’altra.

 Adesso vi saluto sperando che alla prossima puntata possa proporvi qualche cosa di fresco.

 

Mister***

 

 

 

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